03 Novembre 2021
Fonte: Twitter (https://twitter.com/ChiaraSuriani/status/1322483502152114177/photo/1)
In Polonia una donna è deceduta dopo che i medici non le hanno praticato l'aborto. Sembrava che ormai per il feto non ci fosse nulla da fare dato che era privo di liquido amniotico. I medici, però, hanno preferito aspettare il decesso naturale del feto piuttosto che che far abortire la donna, condannandola così al fatale destino. A rendere noto il motivo del ricovero è stata l'agenzia di stampa Associated Press.
I medici e le autorità non hanno rivelato l'identità della donna ne le cause del decesso, ma la stragrande maggioranza dei sostenitori polacchi del diritto ad abortire è sicura che la causa del decesso sia stato il mancato aborto. A dare man forte a questa ipotesi, che sembra essere l'unica possibile, c'è anche l'avvocato Jolanta Budzowska, grande sostenitrice del diritto all'aborto. Da quando in Polonia è stata varata una legge che ha inasprito le regole sull'interruzione di gravidanza molti medici non hanno più praticato aborti. La conseguenza di tale morte è stata una catena di solidarietà nei confronti della donna deceduta. Molti hanno voluto accendere una candela di fronte al tribunale costituzionale, altri hanno deciso di protestare in piazza, a Varsavia, contro l'aspra norma che vieta l'aborto.
Se da un lato si è impazienti e vogliosi di far prevalere un diritto, dall'altra parte c'è chi invita alla calma. Il governo polacco non si è ancora espresso sulla vicenda, ma il mondo religioso si. Cattolici e protestanti hanno chiesto di non agitare inutilmente le folle e valutare bene tutta la situazione per capire quale sia stata davvero la causa del decesso. Sebbene la legge sull'aborto in Polonia è estremamente severa, non vieta che questo venga eseguito se la madre è in pericolo di vita. Bisognerà dunque valutare se c'è stata negligenza da parte dei medici e quindi attribuire il decesso ad un caso di malasanità, o se c'è stato un effettivo rifiuto per paura di violare la severa legge polacca.
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