29 Settembre 2021
Per i dipendenti non vaccinati di United Airlines arriva il licenziamento. Lo chiede il presidente statunitense Joe Biden, che ha firmato un provvedimento dove chiede l'obbligo vaccinale per le imprese con più di 100 dipendenti. Anche negli Stati Uniti inizia a prendere piede l'obbligo vaccinale, e questa volta senza eccezioni: mr. Biden non accetta nemmeno i tamponi negativi, dando per scontato che il contagio non passi tra i vaccinati.
La compagnia aerea americana United Airlines licenzierà i 593 dipendenti che si sono rifiutati di rispettare l'obbligo di vaccinazione contro il Covid19 imposto a livello nazionale. Lo scorso 9 settembre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che le aziende con più di 100 dipendenti dovranno richiedere le vaccinazioni ai loro dipendenti.
L'azienda ha quindi deciso di procedere in questa direzione licenziando i dipendenti che hanno rifiutato fino a oggi di ricevere le dosi necessarie a garantire la copertura immunitaria contro il virus Sars-Cov-2. Inoltre, 2 mila dipendenti hanno richiesto un'esenzione medica o basata su motivi religiosi: sono circa il 3% dei 67 mila dipendenti totali dell'azienda.
L'obbligo vaccinale per le compagnie di medio-grandi dimensioni imposto da Biden colpirà fino a 100 milioni di americani, dipendenti del settore privato, operatori sanitari e appaltatori federali. Il tutto con l'obiettivo di aumentare la percentuale della popolazione americana vaccinata con lo strumento della pressione e del ricatto.
Per i 593 dipendenti che non hanno fornito la prova della vaccinazione, l'azienda avvierà poi un processo di licenziamento secondo una procedura negoziata con i sindacati. "È stata una decisione incredibilmente difficile, ma garantire la sicurezza del nostro team è sempre stata la nostra priorità", ha affermato United Airlines in una nota.
Inizialmente, l'azienda prevedeva di collocare i dipendenti a cui era stata concessa l'esenzione in aspettativa non retribuita. Ma con una procedura legale in corso avviata dai lavoratori cui è stata negata l'esenzione, queste persone restano per il momento in azienda fino al 15 ottobre in attesa di una decisione.
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