13 Settembre 2021
Fonte: lapresse.it
Il governo della Gran Bretagna ci ripensa: niente Green pass per entrare nei locali o agli eventi. Liberi tutti senza certificazione verde. Sarebbe dovuta entrare in vigore a fine settembre. Il governo di Boris Johnson ha infatti annunciato di aver abbandonato l’idea di imporre un passaporto vaccinale per discoteche, cinema ed eventi sportivi.
L'introduzione del Green Pass era stata discussa negli scorsi mesi, ma sembra che difficilmente sarebbe stato approvato dal Parlamento britannico: una buona fetta dello stesso partito conservatore di Johnson si era schierata contro, definendo la misura "coercitiva e discriminatoria". Non solo, anche i liberaldemocratici si erano fieramente opposti alla misura, e così anche Keir Starmer, il leader laburista che aveva definito l'idea "contraria allo spirito britannico".
La notizia del dietrofront del governo britannico è stata resa nota del ministro della Salute, Sajid Javid. L'Inghilterra infatti non imporrà il pass anti-Covid per entrare nei luoghi affollati. Sembra che a dissuadere il governo dall'approvare la misura sia stato l'elevato numero di persone vaccinate nel Paese. Ad oggi oltre l'80% della popolazione con più di 16 anni ha completato il ciclo. "Non dovremmo fare le cose tanto per farle", ha dichiarato il ministro, che aveva definito il Green pass il modo migliore per affrontare la questione. Ha inoltre aggiunto che non gli è "mai piaciuta l'idea di dire alle persone 'devi mostrare i documenti' per svolgere un'attività quotidiana".
Il ministro ha osservato come altrove il Green pass (tendenzialmente impopolare oltre Manica, e non meno sgradito a sinistra che a destra dello schieramento politico) sia stato introdotto di fatto per incoraggiare la gente a vaccinarsi. Sembra inoltre che Johnson non stia pensando alla reintroduzione di altre restrizioni: dopo aver decretato il "liberi tutti" lo scorso 19 luglio, questa settimana annuncerà la fine della legislazione d’emergenza.
Il governo inglese sembra confortato dai risultati della scelta di riaprire tutto nel mezzo della terza ondata del Covid, a luglio. Invece di assistere a un nuovo balzo dei contagi, i nuovi casi si sono stabilizzati attorno ai 30 mila, ma soprattutto non c’è stata una ripercussione significativa su ricoveri e decessi. Sta per essere avviata la campagna per la terza dose di vaccino, con milioni di persone coinvolte questo autunno, oltre che pianificare la vaccinazione dei bambini sopra i 12 anni, che in un primo momento era stata esclusa.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia