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Guerra della pesca a Jersey tra Francia e Inghilterra, il precedente "vinto" dall'Islanda

Brexit, Inghilterra e Francia si sono "attrezzate" per "combattere" una sorta di guerra della pesca all'isola di Jersey. Per gli inglesi non è una novità: nel 1950 hanno combattuto la Guerra del Merluzzo contro l'Islanda

06 Maggio 2021

Guerra della pesca a Jersey tra Francia e Inghilterra, il precedente "vinto" dall'Islanda

Fonte: Pixabay

Per effetto della Brexit, Francia e Inghilterra stanno "combattendo una "guerra della pesca" vicino all'isola di Jersey. La situazione è più seria di quello che si potrebbe pensare, anche se certamente non esploderà in una guerra vera e propria, con scoppi di cannoni e abbordaggi, per intenderci. Per il momento, due motovedette della marina britannica sono arrivate al largo della costa del Jersey. La scelta di impiegare le due imbarcazioni si è resa necessario dopo che circa ottanta tra barche e navi francesi si sono radunate nel porto di St Helier per protestare contro le norme applicate sui diritti della pesca dopo l'entrata in vigore della Brexit.

Eppure, per quanto ci possa suonare strano, non è la prima volta che gli inglesi "combattono" una guerra di questo tipo. Tra il 1950 e il 1970 avevano infatti combattuto (e perso) la Guerra del merluzzo contro l'Islanda.

Guerra della pesca a Jersey tra Francia e Inghilterra, la Guerra del Merluzzo contro l'Islanda

L'unica "guerra" che la repubblica d'Islanda nella sua recente storia ha combattuto è stata quella contro la Gran Bretagna per il controllo delle acque territoriali adiacenti alla stessa Islanda. La guerra, combattuta più che altro con dimostrazioni di forza, è durata, sebbene a fasi alterne, per circa 20 anni: dal 1950 al 1970. Gli inglesi la chiamavano Cod war gli islandesi Þorskastríðin (guerra del merluzzo) o Landhelgisstríðin (guerra per le acque territoriali). La guerra era scoppiata per il godimento delle zone di pesca nell'oceano Atlantico compresa tra i due paesi.

Le navi della Landhelgisgæsla Íslands, la marina militare islandese, e quelle della più famosa Royal Navy, si confrontarono con azioni dissuasive. Solo in un paio di casi queste azioni sfociarono in urti tra le varie navi, causando qualche danno, feriti lievi e molta ilarità. La guerra venne risolta come si risolvono molte guerra tra una piccola e una grande potenza, cioè con la prima che chiede una mediazione internazionale. Il governo islandese, aveva a un certo punto infatti fatto pressioni su quello degli Stati Uniti d'America, minacciando la chiusura della base aerea di Keflavík. Adesso la base è chiusa, ma all'epoca era cardine del sistema difensivo aereo e di allarme precoce della NATO nel Nord Atlantico, se non fosse intervenuto presso il governo britannico.

La guerra alla fine ha preso il nome di guerra del Merluzzo perché, come si sa, la storia la scrivono i vincitori. Il nome però non inganni, più che del merluzzo, si dice, i due Stati volevano quelle acque per il petrolio che si poteva estrarre sotto di esse. 

Brexit, guerra della pesca tra Francia e Inghilterra: schierate navi da guerra

La notizia della nuova guerra per il pesce, che in Italia combattiamo a nostro modo dovendo sopportare il movimento delle Sardine, è stata riportata da il Guardian. Sulle pagine del giornale si legge che l'Hms Severn e l'Hms Tamar sono state schierate a un miglio dalla costa dell'isola di Jersey. Azione che ha provocato la controreazione delle autorità francesi, le quali hanno inviato un pattugliatore per monitorare la situazione. Una situazione particolare, capitata, per uno strano scherzo del destino, durante l'anniversario della morte di Napoleone, il quale, come tutti sanno, ha cercato inutilmente e per tanto tempo di contrastare il dominio britannico sui mari ma sempre senza successo.

Come probabilmente molti ricordano, l'imperatore aveva fatto due errori, la spedizione in Russia e il blocco navale alla Gran Bretagna. In generale, comunque, i francesi non sono quasi mai stati in grado di impensierire i britannici sul mare (anche se adesso potranno chiedere consiglio all'Islanda).

Downing Street ha riferito che le navi pattuglia sono state inviate per "monitorare la situazione". La gendarmeria marittima francese ha dunque confermato la presenza di un pattugliatore di 32 metri Pcg Athos schierato a otto miglia a nord dell'isola di Jersey per "monitorare la situazione e garantire la sicurezza delle persone in mare". Il governo del Jersey ha detto che il ministro dell'Ambiente Gregory Guida e quello degli Affari esteri Ian Gorst starebbero organizzando un dialogo.

Brexit, guerra della pesca a Jersey, "la Francia non si farà intimidire"

L'isola in questione, quella di Jersey appunto, si trova nei pressi dell'ingresso alle acque intorno all'isola della Manica a 20 chilometri dalla Normandia. L'escalation delle "azioni di guerra" segue i colloqui andati in scena mercoledì 5 maggio tra Boris Johnson e John Le Fondré. Quest'ultimo è di fatto il 'governatore' di Jersey che è una dipendenza britannica. Le Fondré aveva avvertito Downing Street dei movimenti dei pescherecci francesi per tagliar fuori il porto principale dell'isola.

Come ha riportato infine l'Agi, il governo di Jersey si era già risentito dei commenti del ministro francese per gli affari marittimi, Annick Girardin, che aveva avvertito che la fornitura di elettricità all'isola potrebbe essere interrotta come ritorsione per la mancanza di accesso della flotta da pesca francese alle sue acque. Dopo l'invio delle navi britanniche, il segretario di Stato francese per gli Affari europei, Clement Beaune, ha avvertito che la Francia "non si farà intimidire" dalle manovre del Regno Unito nella Manica. 

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