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CDP, Scannapieco: "Piano Strategico 2022-2024 all'insegna di sostenibilità, addizionalità e sussidiarietà"

CDP impegna 65 miliardi di euro (+5%) nel Piano Strategico 2022-2024, l'obiettivo è combattere il cambiamento climatico sostenendo la crescita inclusiva e sostenibile delle filiere produttive, la digitalizzazione e l'innovazione

25 Novembre 2021

Dario Scannapieco

Fonte: lapresse.it

Puntare a una crescita sostenibile dell’economia, colmare i ritardi del Paese e individuare le priorità di azione, essere vicino a territori e imprese, adottare politiche settoriali per i finanziamenti basate su selettività e rispetto dei criteri ESG, promuovere l’inclusione e la parità di genere, rafforzare le competenze tecniche interne per attrarre nuovi talenti e diventare un centro di eccellenza al servizio del progresso e della competitività dell’Italia.

Questi in sintesi obiettivi e strumenti del Piano Strategico 2022-2024 di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) approvato oggi a Roma dal Consiglio di amministrazione della società presieduto da Giovanni Gorno Tempini. Il Piano di CDP ha individuato quattro grandi sfide da affrontare per contribuire concretamente al rilancio dell’economia italiana nel prossimo triennio: cambiamento climatico e tutela dell’ecosistema, crescita inclusiva e sostenibile, ripensamento delle filiere produttive, digitalizzazione e innovazione.

A queste sfide corrispondono dieci campi di intervento per Cassa, che baserà il proprio impegno sul rispetto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo sostenibile, intercettando anche molte delle missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

CDP, Gorno Tempini (Presidente Cda): "Non saremo partner di chi non investe in modo sostenibile"

VIDEO-CDP, Gorno Tempini (Presidente Cda): "Non saremo partner di chi non investe in modo sostenibile"

Giovanni Gorno Tempini, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a Il Giornale d'Italia, in occasione della presentazione del Piano Strategico 2022-2024 di CDP:

"L'obiettivo è quello di aiutare il Paese a crescere in modo sostenibile e nel corso dei prossimi anni.

Quindi far sì che ci sia una ripresa come sta avvenendo in quest'anno ma creando anche le condizioni perché questo possa proseguire in un futuro più lungo.

Questo obiettivo si ottiene investendo nel digitale e nella transizione energetica. Bisogna investire in un nuovo modo di pensare alle infrastrutture sociali, dall'università alle scuole all'università.

Saremo più attenti nell'ambito dei nostri interventi nel far sì che si realizzi quello che ho detto: chi non dimostrerà l'attenzione e la sensibilità che noi ci aspettiamo per questi macro-argomenti e macrosettori ovviamente non troverà in Cdp un partner per i propri progetti".

CDP, l'Ad Scannapieco: "PNRR, gestiremo risorse e aiuteremo lo Stato a spenderle bene"

VIDEO-CDP, l'Ad Scannapieco: "PNRR, gestiremo risorse e aiuteremo lo Stato a spenderle bene"

Dario Scannapieco, AD e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a Il Giornale d'Italia in occasione della presentazione del Piano Strategico 2022-2024 di CDP:

"L'obiettivo principale di CDP è generare impatto, sostenere la crescita economica e, soprattutto, sviluppare servizi di advsory e di market management a favore della pubblica amministrazione. Quindi aiutare lo Stato a spendere meglio i soldi del PNRR e anche gestire queste risorse in qualità di Cassa Depositi e Prestiti.

Sul territorio vogliamo essere più presenti, rafforzando la nostra rete. La vicinanza ai luoghi dove vengono creati i progetti permette di avere una visione più chiara e completa e quindi di intervenire in maniera più precisa, in particolar modo nelle fasi iniziali di concepimento di un progetto.

Il PNRR ci affida fondi per circa 3,5 miliardi. Dovremo operare su venture capital, sul turismo e altre iniziative. Poi cercheremo di coniugare il PNRR con le risorse della Cassa per strumenti a favore delle imprese. Da ultimo, offriremo un servizio di consulenza alla Pubblica Amministrazione per mettere a terra e con efficacia i fondi".

CDP, Scannapieco: "Piano Strategico 2022-2024 all'insegna di sostenibilità, addizionalità e sussidiarietà"

Nel complesso, nell’arco del prossimo triennio Cassa Depositi e Prestiti, guidata dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Dario Scannapieco, impegnerà risorse per 65 miliardi di euro (+5% sul periodo precedente), attirando 63 miliardi da terzi (+27%) e attivando nel complesso investimenti per 128 miliardi (+14%). Una crescita che sarà costante nell’arco del Piano e che punta a generare un forte impatto a livello economico e sociale, con effetti positivi concreti e tangibili per imprese, pubblica amministrazione e famiglie.

“Oggi Cassa Depositi e Prestiti è chiamata a fare la sua parte in un contesto di rilancio che rappresenta un’occasione senza precedenti per l’Italia. Il Piano Strategico per il triennio 2022-2024 guarda al futuro con grande senso di responsabilità e di consapevolezza delle nostre capacità e dei nostri obiettivi: essere sempre più un volano per lo sviluppo sostenibile del Paese e realizzare un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale”, dichiara il Presidente Giovanni Gorno Tempini.

“Sostenibilità, addizionalità e sussidiarietà rispetto al mercato, strategie, policy e impatto sono i principi-chiave del Piano Strategico. Il punto di partenza è l’osservazione delle sfide urgenti che l’Italia ha di fronte a sé. Cassa risponderà con un approccio complementare rispetto al mercato, indirizzando le risorse verso le priorità dell’Italia e puntando a raggiungere effetti positivi per imprese, pubbliche amministrazioni e famiglie”, dichiara l’AD Dario Scannapieco.

Tre pilastri. Nel dettaglio, la strategia operativa si basa su tre grandi pilastri trasformativi, che impatteranno in modo trasversale l’attività di CDP.

Il primo si basa su una attività di analisi strategica e settoriale, centrata anche sulla individuazione dei ritardi da colmare e sulle best practice internazionali per l’adozione di specifiche politiche di finanziamento e investimento (policy). Tali policy saranno una guida ex-ante alle decisioni e permetteranno la misurazione ex-post dell’impatto, in termini sociali, economici e ambientali grazie all’introduzione di un nuovo modello di funzionamento. L’intera operatività sarà basata quindi su criteri di selettività delle operazioni esaminate. Per questo, CDP punterà al rafforzamento delle capacità di analisi e alla creazione di Competence Center specializzati per aree tematiche, anche grazie all’attrazione di nuovi talenti: Sviluppo e rigenerazione urbana, Risorse naturali energia e ambiente, Trasporti, Infrastrutture sociali, Innovazione e digitalizzazione.

Secondo pilastro è il deciso rafforzamento dell’advisory e della gestione di fondi pubblici, nazionali ed europei, soprattutto a beneficio della pubblica amministrazione (PA), e con l’intento di orientare gli investimenti verso progetti di qualità.

Il terzo pilastro è legato al ruolo di CDP come Istituto di Promozione e Sviluppo attraverso l’offerta di strumenti finanziari a disposizione di imprese e PA in modo da coprire ogni necessità nel ciclo di vita di un’azienda o di un progetto, con una forte azione rivolta alla cooperazione internazionale e alla finanza per lo sviluppo. L’azione di CDP dovrà essere addizionale e complementare rispetto alle altre forme di finanziamento disponibili, inclusiva e non divisiva nei confronti del mercato. Finanziamenti, Garanzie e Sostenibilità. CDP incrementerà la propria azione di sostegno alle infrastrutture, alla PA e alle imprese attraverso una politica in grado di stimolare investimenti virtuosi, in linea con i criteri di sostenibilità ESG.

A tal fine Cassa rafforzerà la propria capacità di valutazione tecnica e potenzierà i meccanismi di blending tra risorse proprie e risorse di terzi. Inoltre, sosterrà le imprese nell’internazionalizzazione garantendo un impegno diretto attraverso risorse proprie e sviluppando strumenti di non-bank lending. Strumenti finanziari, valutazione tecnica, advisory e blending saranno funzionali anche al rafforzamento del ruolo di CDP nel settore della cooperazione internazionale, in partnership con le banche di sviluppo multilaterali. Equity. Negli ultimi anni il portafoglio equity di CDP è cresciuto in modo significativo. Con il Piano Strategico 2022-2024 verrà adottata una nuova logica di gestione delle partecipazioni e degli interventi. Da una parte quelle considerate strategiche, dove CDP manterrà un ruolo di azionista stabile a presidio di infrastrutture o asset rilevanti per il Paese; dall’altra gli interventi di scopo, dove l’impegno è finalizzato alla crescita o alla stabilizzazione di imprese in settori chiave, ma con logiche di uscita e di rotazione di capitale.

In questo ambito, cosi come nel Private equity e Venture capital, dove è previsto un impegno crescente del Gruppo CDP, l’operatività si dovrà basare sul principio del crowding-in, cioè sulla capacità di attrarre risorse da altri investitori. Real estate. Per quanto riguarda il settore immobiliare, oltre a proseguire il suo impegno nel settore del turismo, CDP punterà su Social, Senior e Student housing, con l’obiettivo di realizzare un forte impatto sul territorio grazie alla partnership con le Fondazioni di origine bancaria, con le quali la collaborazione potrà riguardare anche i progetti di rigenerazione urbana, con particolare attenzione al Sud Italia. Nel complesso, la gestione del portafoglio immobiliare si baserà su criteri di valorizzazione o vendita diretta, con principi di trasparenza e massimizzazione del valore.

Francesco Profumo (Compagnia di San Paolo):"Piano strategico CDP, percorso di grande interesse per il rilancio del Paese"

VIDEO-Francesco Profumo (Compagnia di San Paolo):"Piano strategico CDP, percorso di grande interesse per il rilancio del Paese"

Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, ha così commentato la presentazione del Piano Strategico 2022-2024 di CDP:  "I fondi del PNRR, che sono tutti potenziali ricordiamo, potranno essere portati veramente nel nostro Paese se ci saranno i requisiti e le riforme preliminari ai progetti. Cassa Depositi e Prestiti ha individuato nel Piano presentato oggi un percorso di grande interesse: da una parte l’advisory nei confronti del MEF e dei ministeri e dall’altra le azioni dedicate alle regioni e alle città metropolitane".

"Naturalmente rimane aperto il tema delle piccole città e dei piccoli comuni e da questo punto di vista le fondazioni potrebbero essere uno strumento per poter arrivare anche nelle aeree anche meno direttamente connesse con la Cassa".

Sul ruolo del Governo Draghi il presidente: "La politica ha fatto molto in occasione della presentazione del Piano, ma ora c’è tutta la parte della sua declinazione, che è estremamente complessa. Ci vogliono competenze, piani, capacità di accompagnare i diversi soggetti interessati. È l’ultima occasione che abbiamo e serve l’impegno di tutti, del pubblico, del privato e del terzo settore. Solo attraverso una reazione integrata il Paese potrà avere successo in questa impresa, che è importantissima per noi ma anche per l’Europa".

Sul tema delle competenze Profumo: “Gli enti locali hanno investito scarse risorse e si ritrovano parzialmente sguarniti. Una difficoltà ulteriore è che sono necessari competenze mature, quindi certamente sarà opportuno l’inserimento di neolaureati ma anche di persone che possono da subito essere parte di processi complessi. Bisognerà trovare un buon mix di queste due componenti e non sarà facile anche perché il mercato del lavoro fortunatamente è un mercato attivo e quindi avremmo bisogno che la Cassa abbia un sistema di recruitment importante”.

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