Chi è Theodore Kyriakou, il magnate del gruppo Antenna, colosso da 500 milioni di spettatori che vuole acquistare La Repubblica e Gedi

Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, è in trattativa con la società greca Antenna Group per la vendita del suo gruppo editoriale, Gedi, che controlla due dei tre quotidiani più venduti in Italia, La Stampa e Repubblica, oltre a radio, società di podcast e testate online. A capo di Antenna c’è un personaggio molto conosciuto all’estero ma meno in Italia, Theodore Kyriakou.

Chi è Theodore Kyriakou, il possibile nuovo proprietario di Repubblica

L’offerta di Antenna sarebbe da 140 milioni e includerebbe tutte le testate e le società di Gedi tranne La Stampa. A capo di Antenna c’è Theodore Kyriakou, uno dei tre eredi di una delle compagnie di trasporti marittimi di merci più importanti al mondo e la più grande della Grecia.

Fondata dal padre, negli anni la società si è espansa oltre la logistica, unendo interessi molto diversi nella holding di famiglia K Group, oggi controllata per un terzo ciascuno da Xenophon, Athina e, appunto, Theodore Kyriakou.

A ognuno dei fratelli è toccata una parte della società. Theodore guida l’editoria, soprattutto attraverso il gruppo Antenna. Presente in molti Paesi dell’Europa dell’Est, negli Usa, in Australia, nel Regno Unito e, ovviamente, in Grecia, amministra soprattutto reti televisive e radio, ma ha anche sperimentato con i social. Secondo i dati della stessa società, difficilmente verificabili, attraverso le sue partnership internazionali Antenna raggiungerebbe 500 milioni di persone.

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Difficile stimare la ricchezza dei Kyriakou. L’ultimo bilancio pubblico di K Group risale al 2021 e parla di partecipazioni per quasi mezzo miliardo di euro, ma da allora questa cifra si è sicuramente espansa molto.

Theodore è però anche un personaggio controverso. Imprenditore dal basso profilo, ha partecipato nel 2025 alla cena di Stato organizzata per accogliere Trump in Qatar. Il nuovo potenziale proprietario di Repubblica avrebbe un ottimo rapporto con il presidente americano. Sarebbe anche socio d’affari di Mohammed bin Salman, il principe ereditario saudita, che ha investito nel 30% della divisione greca di Antenna.

Kyriakou, per l’acquisto di Gedi, si sarebbe però mosso in maniera molto limpida e istituzionale. Avrebbe approcciato, oltre a Exor, anche il governo italiano, per assicurarsi che non ci fossero interferenze.