13 Dicembre 2025
Luigi Cantamessa, Direttore Generale della Fondazione FS Italiane, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia in occasione della celebrazione della chiusura della stazione di Porta Genova a Milano in cui ha anticipato quali sono i progetti in campo per lo spazio di Porta Genova, fino ad ora adibito a stazione.
Si è parlato di un “arrivederci” e non di un “addio”. Quali sono i prossimi progetti?
Sono progetti prima di tutto da mettere in campo insieme al Comune di Milano, alla Regione Lombardia e, ovviamente, al gruppo Ferrovie. Ci sono progetti su tutti gli scali di Milano che non attengono ovviamente al lavoro della Fondazione, ma le idee che si sviluppano nella storia sono alla base dei nuovi progetti e la nostra idea è quella di concedere lo sviluppo urbanistico di quest'area, mantenendo al contempo la sua identità ferroviaria. L’idea è quella di partire un semplice binario che potrà essere utilizzato per un mercato, per una mostra, per un evento. Ma è importante poterci far sempre arrivare ogni tanto un treno storico, un treno a vapore, oppure anche qualcosa di più moderno, un treno turistico. Pensate quanta bella economia si muoverebbe con la modalità ferroviaria, non solo gente che si sposta di fretta e che corre, come i pendolari, ma qualcuno che arriva qui per soffermarsi, per vedere le linee di una stazione, quella di Porta Genova, che è rimasta l'unica uguale a sè stessa, ancora bassa, ancora senza delle sovrastrutture di cemento. Insomma, è un fascino che va preservato e che la Fondazione FS, con il Comune e con la Regione Lombardia, è pronta a mettere in campo.
La tratta organizzata per visitare i mercatini di Natale, Roma-Monaco ha avuto molto successo, diventerà regolare?
Notiamo con grande piacere che tutti i nuovi treni turistici che Fondazione FS e i treni turistici italiani lanciano, vanno sold out. Il treno di oggi, ad esempio, è stato venduto in 6 minuti. I treni per Monaco di Baviera sono completamente pieni. Noi lo dobbiamo affermare, c'è una voglia incredibile di treno, c'è una voglia incredibile da parte dei giovani di tornare a viaggiare come non hanno mai fatto, quindi con la cuccetta, con il vagone-letto, con il compartimento, con il vagone ristorante. Ora treni turistici e la Fondazione hanno l'obbligo di far conoscere questa esperienza di viaggio. Il mantenimento regolare di questi servizi dipende però dalle istituzioni, perché sono servizi che giustamente vanno finanziati. Ma io credo che, anziché finanziare troppe compagnie aeree low cost, che probabilmente un po’ di inquinamento ce lo regalano, per le nuove generazioni sarebbe meglio finanziare un treno. Un treno turistico che è sostenibile e che lascia l'unica ricchezza della quale noi oggi siamo spogliati: il tempo per conoscerci a bordo.
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