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miart2022, Palermo (Fiera Milano): "Edizione legata al tema della ripartenza e all'impegno verso la neutralità carbonica"

Alla 26esima edizione della fiera d'arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano, diretta per la seconda volta da Nicola Ricciardi, partecipano 151 gallerie provenienti da 20 Paesi. Appuntamento fisso per il pubblico appassionato e i collezionisti italiani e internazionali alla ricerca dei capolavori del Novecento, delle ultime generazioni di artisti contemporanei e del design d'autore

03 Marzo 2022

miart2022, Palermo (Fiera Milano): "Questa edizione è carbon neutral e legata al tema della ripartenza"

Dal 1° al 3 aprile 2022 si terrà miart 2022 la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano. Giunta alla sua 26esima edizione, all'evento partecipano 151 gallerie provenienti da 20 Paesi: appuntamento fisso per il pubblico appassionato e i collezionisti italiani e internazionali alla ricerca dei capolavori del Novecento, delle ultime generazioni di artisti contemporanei e del design d'autore.

L'edizione 2022 è stata a presentata nella sede comunale di Palazzo Marino da Luca Palermo, amministatore delegato di Fiera Milano, Tommaso Sacchi, assessore alla cultura di Milano, e da Nicola Ricciardi, per la seconda volta direttore artistico di miart.

"Questa edizione è carbon neutral e legata al tema della ripartenza. I numeri sono all'altezza di quelli pre pandemia", ha commentato Palermo

Quest'anno miart torna a ospitare le principali gallerie italiane e al tempo stesso rafforza in modo significativo la sua portata internazionale, grazie al ritorno dopo lo stop dovuto alla pandemia di un solido gruppo di gallerie affezionate e all'ingresso di nuove strutture museali. Tra gli artisti in mostra, non mancano alcuni dei protagonisti della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia: Carla Accardi, Tomaso Binga, Miriam Cahn, Giulia Cenci, Gabriel Chaile, Louise Nevelson, Joanna Piotrowska e Grazia Varisco.

Fiera Milano, Palermo: "miart prima fiera italiana a entrare nella Gallery Climate Coalition per raggiungere la neutralità carbonica"

Fiera Milano Palermo: "miart prima fiera italiana a entrare nella Gallery Climate Coalition per raggiungere la neutralità carbonica"

Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano, a Il Giornale d'Italia:

"A questa 26esima edizione partecipano oltre 150 gallerie provenienti da oltre 20paesi. Si tratta di numeri importanti che riportano al pre-pandemia del 2019 e confermano l’importanza dell’arte per la città e per il Paese".

"Questa edizione si intitola "Primo movimento". Il curatore Ricciardi ha lavorato nel selezionare gallerie che fossero in grado di rappresentare questo tema legato alla ripartenza. Sarà bello scoprire nei padiglioni della fiera in che modo l’arte saprà rilanciarsi nonostante tutto quello che abbiamo passato in questi due anni di pandemia".

"miart è la prima fiera italiana a entrare nella Gallery Climate Coalition, l'associazione internazionale che mira a promuovere azioni concrete all'interno delle fiere dell'arte per abbattere l'impronta carbonica. L'obiettivo è allineato a quello dell'Accordo di Parigi: abbattimento del 50% della C02 al 2030"

Riguardo le ripercussioni sul settore fieristico della guerra russo ucraina, Palermo ha commentato:

"Non posso fare previsioni rispetto ai numeri, ma posso dire che Fiera Milano è per la pace e sarà a fianco dei popoli che stanno soffrendo. Ci auguriamo che si riesca a fermare questa guerra che sta creando così tanta sofferenza. La priorità in questo momento non è parlare dei numeri di Fiera ma sperare che si fermino i numeri delle vittime".

"Fiera Milano facendo previsioni sulla partecipazione di aziende e buyer russi ma sta lavorando con gli organizzatori per capire come muoversi. A oggi posso dire che le fiere dei prossimi mesi sono confermate e che le faremo con lo spirito di pace che contraddistingue il nostro settore".

Pazzali, Fondazione Fiera Milano: "Buyer russi non saranno presenti ma questa fiera è momento di rinascita"

Miart 2022, Pazzali (Fondazione Fiera Milano): "Buyer russi non saranno presenti ma questa fiera è momento di rinascita"

Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano, a Il Giornale d’Italia:

"La cultura è un elemento di crescita e rigenerazione dopo un periodo molto difficile che purtroppo è alimentato dai venti della guerra russa ucraina. miart è un tassello molto importante non solo per Fiera Milano ma per tutta la città perché rappresenta un elemento di aggregazione e attrattività.

"Fondazione Fiera Milano ha raddoppiato gli investimenti nell’acquisto delle opere d’arte degli artisti che esporranno in Fiera Milano".

"Fare previsioni in questo momento è molto difficile. Bisogna solo augurarsi che tutto ritorni alle origini. In questo momento i buyer russi si sono fermati. Questo è un elemento che ricade su tutto il tessuto industriale ed economico del nostro Paese e quindi anche su Fiera".

"Da noi abbiamo pochissimi espositori russi, abbiamo invece tanti buyer internazionali russi, ci auspichiamo che prima delle cose importanti questa chiusura e questa guerra finiscano”, conclude.

Ricciardi: "Per la prima volta l'arte uscirà dal padiglione e si riverserà nella città di Milano"

Miart 2022, Ricciardi: "Per la prima volta l'arte uscirà dal padiglione e si riverserà nella città di Milano"

Nicola Ricciardi, Direttore Artistico di Miart, ai microfoni de Il Giornale d'Italia:

"Quest'anno ci sono alcune novità tecniche, abbiamo deciso di mettere insieme quelle che erano le due sezioni separate, quella master ed emergent, che per la prima volta sono unite. Questa sembra una cosa da poco, ma per noi è molto significativa, significa mettere sotto lo stesso tetto oltre 100 anni di storia. Chi verrà al Miart potrà trovare opere che vanno dai primi del 900 alle più recenti generazioni di artisti.

L'altra importante novità è che Miart quest'anno si propone anche come produttore di contenuti, abbiamo infatti commissionato due importanti progetti. Il primo è un progetto fotografico a cura di Giovanna Silva, che porterà delle immagini di Milano all'interno del padiglione, e poi una sorta di moto di restituzione faremo uscire un po' d'arte dal padiglione fieristico e la distribuiremo nel centro della città, ci saranno una serie di performance a cura di Davide Giannella e sostenute dalla Fondazione Marcelo Burlon che avverranno proprio nello spazio pubblico. Miart per prima volta diventa anche promotore di iniziative sul territorio.

Rispetto alla scorsa edizione ci sono tanti importanti ritorni di gallerie che avevano saltato l'edizione di settembre 2021 e che tornano invece a fare la fiera di Miart, penso a Giò Marconi, penso ad Alfonso Artiaco, ad Andrew Kreps. Ci sono anche novità assolute, gallerie che hanno deciso di fare il Miart per la prima volta quest'anno nonostante la situazione difficile hanno deciso di puntare e dare fiducia alle nostre istituzioni. Penso al Misako & Rosen, una galleria di Tokyo, Klemps da Berlino, Alessandra Bonomo da Roma. La cosa bella è che siamo riusciti solo in sei mesi a costruire una rete di fiducia che ha permesso alle gallerie di decidere di investire in noi e noi faremo di tutto per ripagare questo investimento".

Non parteciperanno gallerie russe o ucraine "per casualità" afferma il direttore del Miart 2022, che continua: "Avevamo chiuso la lista delle gallerie ben prima che si sentissero i rumori della guerra". 

Sacchi, Assessore alla Cultura di Milano: "Istituzioni della cultura italiane partecipano attivamente al dibattito geopolitico globale"

Sacchi, Assessore alla Cultura di Milano: "Istituzioni della cultura italiane partecipano attivamente al dibattito geopolitico globale"

Tommaso Sacchi, assessore alla cultura di Milano, ha detto a Il Giornale d'Italia:

"L'edizione miart di aprile 2022 rispecchierà la volontà di Milano, una città altamente polifonica sui temi dell’arte, di fare uno sforzo collettivo in un momento molto difficile dal punto di vista globale. Si spera che questo possa rappresentare un'uscita dalla crisi pandemica che, per quasi due anni, ha creato difficoltà e dolore anche all’interno dei contesti fieristici e culturali del nostro Paese".

"La doppia inaugurazione testimonia quanto gli spazi civici e i musei della nostra città si siano adoperati insieme alle grandi fondazioni: per quanto riguarda HangarBicocca e Fondazione Prada hanno deciso di entrare a far parte di miart con un sistema di inaugurazioni di altissimo profilo".

"Avevo comunicato alla città di voler lavorare seriamente sul tema della presenza di arte pubblica nelle piazze e nei giardini e, infatti, ci saranno tre nuove opere che verranno svelate e raccontate al pubblico per strada proprio durante i giorni di miart. Questi sono solo alcuni esempi di ciò che vuol dire lavorare insieme. Ringrazio il direttore Ricciardi per il lavoro fatto e tutto il comparto e la Presidenza della Fiera Milano, per essere stati in grado di rispettare questa idea collegiale. Mi auguro che questo grande sforzo ci porti presto fuori dalla pandemia, che ha davvero messo a dura prova il settore culturale fieristico".

"Per la mostra Ritratte, inaugurata oggi a Palazzo Reale, ringrazio la Fondazione Bracco, e in particolare la presidente Diana Bracco, perché ha avuto un’intuizione che è stata immediatamente accolta da me in primis, ma anche dai miei uffici e da Palazzo Reale. L'idea è stata quella di raccontare le figure professionali femminili di straordinario valore impegnate nelle istituzioni italiane attraverso un universo fotografico di ritratti d’autore".

"Inaugurare Ritratte ha un senso davvero particolare: sono le istituzioni che si raccontano dentro un’istituzione dell’arte, attraverso storie declinate a un universo femminile che guida le grandi istituzioni del nostro Paese. Si tratta di una mostra di grande valore e di un’operazione nella quale credo fortemente".

Sulla decisione presa da Beppe Sala di sospendere il direttore d'orchestra del Teatro alla Scala, Valery Gergiev,per non aver condannato la guerra russa ucraina, Sacchi ha commentato:

"Non aggiungo niente, perché di questo ha già parlato ampiamente il sindaco Sala, con cui mi sono più volte confrontato. La città di Milano si è già espressa in merito".

"Le istituzioni della cultura e dell’arte nel nostro Paese sollevano e partecipano attivamente al dibattito geopolitico globale.Non può succedere che una Biennale o una Triennale non si preoccupino di ciò che riguarda il nostro mondo. Anzi, mi sorprenderebbe che non ci si occupasse di questo all’interno delle istituzioni dell'arte".

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