10 Dicembre 2025
Conferenza stampa per 250 anni Accademia di Belle Arti di Brera
L'Accademia di Belle Arti di Brera celebra il suo 250° anniversario con un ricco programma di eventi e un nuovo logo.
Il 22 gennaio 2026, l'Accademia di Belle Arti di Brera celebra il suo 250° anniversario, un traguardo storico che segna un quarto di millennio di eccellenza nella didattica e formazione artistica, nella ricerca e nell'innovazione culturale, oltre che nella conservazione, archiviazione e restauro. 250 anni di responsabilità culturale, assunta nel corso di un processo che ha attraversato la Storia di Milano e del nostro Paese.
Per celebrare questa importante ricorrenza, l'Accademia organizza un ricco programma di eventi che attraverserà tutto il 2026 e oltre, con mostre, convegni, esposizioni e manifestazioni culturali, alcune delle quali in collaborazione con la Pinacoteca di Brera che coinvolgeranno studenti, docenti e alcune tra le principali istituzioni culturali milanesi. L'anniversario coincide con l'apertura dell'Anno Accademico e con l'assegnazione della Laurea Honoris Causa al Maestro Giulio Paolini, uno dei più importanti artisti italiani contemporanei che pronuncerà la sua Lectio Magistralis il 22 gennaio alle 11.30 nella Sala Napoleonica. La Laudatio sarà pronunciata dal Prof. Federico Ferrari. L’anniversario dei 250 anni è anche l’occasione della presentazione di un nuovo logo, realizzato da The Branding Letters, simbolo di un’istituzione culturale in espansione come sede ad alta specializzazione didattica e tecnologica per il mondo delle immagini, il video, la fotografia, il cinema, per lo studio delle arti e per gli archivi dell’arte contemporanea.
Era lunedì 22 gennaio 1776 quando si avviarono ufficialmente i primi corsi di Pittura, Scultura, Ornato e Architettura dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Tra i docenti più illustri della prima fase vi era l'architetto Giuseppe Piermarini, che in quello stesso periodo stava aprendo il cantiere del Teatro alla Scala, inaugurato poi due anni dopo con L'Europa riconosciuta di Antonio Salieri.
Durante la fase asburgica, sotto il patronato dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, fondatrice dell'Accademia, Milano assunse il ruolo di laboratorio culturale delle provincie italiane. Con l'ingresso di Napoleone a Milano nel 1796, l'Accademia di Brera divenne il fulcro di un processo di trasformazione culturale di dimensioni europee. Nel 1801, Giuseppe Bossi, geniale intellettuale e artista, autore della Minerva che sostiene le Grazie - ancora oggi simbolo dell'Accademia - assunse a soli 23 anni il ruolo di Segretario, contribuendo alla nascita della collezione che sarebbe diventata un giorno la Pinacoteca di Brera.
L'Accademia di Brera è oggi la prima in Italia per numero di studenti, con circa 4.500 iscritti, di cui un terzo stranieri, e per numero di docenti, con circa 200 professori di ruolo e oltre 200 a contratto. L'Accademia registra un flusso annuo di 360 studenti Erasmus e, includendo il personale di servizio e amministrativo, costituisce un organismo che coinvolge più di 5.000 persone. Il Palazzo di Brera non è solo un ateneo universitario, ma un vero corpus culturale che comprende istituzioni complementari: la Chiesa di Santa Maria di Brera (oggi sede delle aule di Scenografia), l'Orto Botanico, l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, l'Osservatorio Astronomico, la Biblioteca Braidense, la Biblioteca dell'Accademia intitolata a Guido Ballo, e naturalmente la Pinacoteca con i suoi inestimabili tesori.
L’Accademia è composta da tre dipartimenti - Dipartimento di Arti Visive, di Progettazione e Arti Applicate, di Comunicazione e Didattica dell'Arte - ciascuno dei quali comprende scuole diverse che erogano corsi triennali e magistrali, ognuna delle quali gode di una certa autonomia, con organi di rappresentanza e didattica autonomi.
Il DIPARTIMENTO DI ARTI VISIVE comprende la Scuola di Pittura, di Scultura, di Grafica d’Arte, di Decorazione. Nel Biennio si aggiungono i corsi di Terapeutica artistica e di Arti performative.
Il DIPARTIMENTO DI PROGETTAZIONE E ARTI APPLICATE comprende la Scuola di Scenografia, di Progettazione Artistica per l'Impresa, di Nuove Tecnologie dell'Arte e di Cinema, Fotografia, Audiovisivo. Nel Biennio si aggiungono Fashion Design, Product Design, Arti digitali, Arti Multimediali del cinema e del video, Fotografia e Scenografia per Cinema e TV, Costume per lo spettacolo e Teatro. Infine la Scuola di Restauro, approvata dal Ministero, è un corso a ciclo unico quinquennale.
Il DIPARTIMENTO DI COMUNICAZIONE E DIDATTICA DELL'ARTE comprende la Scuola di Comunicazione e Didattica dell'arte, Discipline per la valorizzazione del patrimonio culturale e i Bienni di Visual cultures e pratiche curatoriali, Ricerca e progetto per i musei e i beni culturali.
Le sedi sono il Palazzo di Brera, Ex Chiesa di San Carpoforo, il Campus delle Arti (in via di realizzazione) presso l’Ex Scalo Farini, Cascina Ovi di Segrate (Scultura), Scuderie di Villa Borromeo, Arcore (Restauro).
L'Accademia è oggi in espansione. Il nuovo Campus delle Arti, in via di costruzione, si avvia a diventare una sede ad alta specializzazione didattica e tecnologica per il mondo delle immagini, del video, della fotografia, del cinema, per lo studio delle arti e per gli archivi dell'arte contemporanea.
La Commissione Cultura ha elaborato un ricco programma di eventi e manifestazioni che si svolgeranno durante tutto l'anno 2026 e coinvolgeranno non solo l’Accademia di Belle Arti ma tutta la città di Milano, alcuni dei quali avranno come partner la Pinacoteca di Brera. Le celebrazioni si aprono il 22 gennaio con una cerimonia solenne nella Sala Napoleonica, durante la quale l'Accademia conferisce il Diploma Honoris Causa a Giulio Paolini, uno degli artisti italiani più rigorosi e riconosciuti a livello internazionale. La Laudatio sarà tenuta dal Professor Federico Ferrari, che sottolinea come questo riconoscimento voglia creare un ponte tra il passato dell'istituzione e il suo futuro, celebrando un artista che ha sempre posto al centro della propria opera il dialogo tra la storia dell'arte e la contemporaneità.
L'estate si apre con due importanti mostre: il 30 giugno viene inaugurata una mostra di scultura curata dal Professor Gianni Caravaggio nella Sala Napoleonica, che propone una riflessione sulla natura dell'esperienza estetica nel contesto mediatico contemporaneo, presentando opere di giovani artisti dell'Accademia che contrastano il dominio del consumo spettacolarizzato attraverso l'empatia sensibile e l'atto immaginativo. Il 2 luglio, nell'ex chiesa di San Carpoforo si apre la mostra "Nuove Tecnologie dell'Arte", curata da Domenico Quaranta, che indaga venticinque anni di rapporto tra arte e media digitali, esplorando come le arti visive abbiano risposto al dilagare delle tecnologie con coscienza critica e uso consapevole. Durante i mesi di luglio e agosto l'Accademia realizza un evento straordinario chiamato "Accademia Aperta", aprendo eccezionalmente le sue aule al pubblico per due mesi. Gli spazi didattici si trasformano in gallerie dove i visitatori possono incontrare dal vivo il lavoro degli studenti delle diverse scuole, accedere ai laboratori e sperimentare le tecniche artistiche guidati dagli studenti stessi, che diventano ciceroni speciali del proprio lavoro. Nello stesso periodo viene anche presentato il primo dei tre volumi della Storia della Scuola di Pittura dell'Accademia di Brera, pubblicato da Skira e sponsorizzato da Equita, che copre il periodo dalla fondazione dell'Accademia fino alla fine dell'Ottocento.
L'autunno inizia con un evento monumentale: tra settembre e ottobre, in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, viene allestita nelle Sale Napoleoniche una straordinaria mostra dedicata a Francesco Hayez, che riunisce sia le opere della Pinacoteca che quelle dell'Accademia, dalle opere mitologiche a quelle storiche, dai grandi ritratti al celebre Bacio, fino alle diverse versioni della Maddalena. Il mese di ottobre vede la concentrazione di numerosi eventi significativi. Si inaugura la grande mostra "Brera Modern and Contemporary" a Palazzo Citterio nella Sala Sterling, curata dal Professor Giovanni Iovane, che illustra la continuità storica dell'istituzione nel panorama artistico dal Novecento a oggi, dimostrando come Brera sia stata un fermento costante di innovazione che ha saputo ospitare le figure più influenti dell'arte italiana. La mostra presenta una selezione esemplare di docenti che hanno incarnato la sintesi tra tradizione e innovazione, da Adolfo Wildt e Carlo Carrà fino a Lucio Fontana, Luciano Fabro e molti altri. Il 15 ottobre le Scuole di Grafica e Decorazione portano l'arte contemporanea nel quartiere Corvetto con una mostra nella suggestiva Chiesa sconsacrata di San Vittore e i Quaranta Martiri, creando un ponte tra l'istituzione e il territorio periferico. Una settimana dopo, il 22 ottobre, si inaugura presso San Carpoforo la mostra "Magnolia", curata da Massimo Kaufmann e Lorenzo Madaro, che celebra i giovani talenti più eccellenti diplomati negli ultimi anni, selezionati dai docenti di tutte le scuole come promesse emergenti dell'arte contemporanea.
A completare il programma celebrativo viene realizzata "Brera Svelata", un'installazione permanente negli spazi pubblici del Palazzo di Brera che, attraverso immagini storiche e fotografie, racconta tutti i luoghi del grande complesso, anche quelli più segreti e meno noti, dall'Orto Botanico all'Osservatorio Astronomico, dallo Studio di Francesco Hayez al Cortile d'Onore, creando una mappa storica dettagliata che ripercorre i 250 anni di vita dell'istituzione e che rimarrà visibile negli anni a venire.
Il logo dell'Accademia di Brera nasce da un disegno di Giuseppe Bossi, che nel 1801 era divenuto Segretario dell'Accademia di Brera, a soli 23 anni. Il disegno ritrae la Minerva che sostiene le Grazie, e risale al 1810 circa. Era nato come simbolo delle Accademie in Italia e divenne quindi il simbolo di Brera. Nel 1822, dopo la morte prematura di Bossi, avvenuta nel '15, viene realizzata l'incisione e verso la metà dell'800 il medaglione, ad opera di Luigi Manfredini.
The Branding Letters è una società di branding, creata da Silvia Barbieri e Chiara Pomati, che ha tra le sue varie attività, un ampio bagaglio di esperienza, sia per le aziende che per istituzioni.
Il percorso di rinnovamento del Logo trasforma il disegno della Minerva in un'icona che razionalizza le sue forme e conserva l'autorevolezza dell'istituzione, mantenendo intatta la parte tipografica degli anni più recenti. È un processo di trasformazione che si adatta alla comunicazione contemporanea, senza perdere nulla della sua tradizione. Varie applicazioni mostrano come mantenga la sua forte connotazione ma con una maggiore leggibilità e agilità visiva.
Dichiarazioni
“Celebrare i 250 anni di un'Istituzione che ha plasmato la storia culturale del nostro Paese, formando generazioni di talenti e alimentando tradizioni artistiche di eccellenza, rappresenta per noi un onore e un impegno per l'avvenire – dichiara Diego Visconti, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera - Oggi, infatti, non guardiamo solo al passato: stiamo già immaginando i prossimi 250 anni. Viviamo un presente proiettato verso un futuro in cui arte e innovazione tecnologica si intrecciano sempre più profondamente, aprendo orizzonti inediti di espressione e pensiero. L'Accademia di Brera affonda le sue radici nel cuore di Milano, in un quartiere che è diventato distretto globale della cultura, dell'arte e del design. Brera attrae studenti e visitatori da ogni parte del mondo, configurandosi come epicentro intellettuale da cui scaturiscono idee che contaminano discipline, generano dialoghi fertili tra tradizione e contemporaneità, e alimentano quella creatività che è motore di crescita per l'intera società. È proprio questa capacità di rinnovarsi costruendo sulle proprie radici e il proprio passato che garantirà all'Accademia di Brera un ruolo da protagonista anche nei secoli a venire, continuando a formare artisti capaci di interpretare il presente e immaginare il futuro”.
“L'Accademia di Brera nasce alla fine del XVIII secolo come laboratorio culturale europeo, acquisendo fin dalla fondazione un carattere di straordinaria importanza per l'arte e l'ornato ricevendo un 'impulso determinante con il segretariato di Giuseppe Bossi all'inizio del secolo successivo – dichiara Franco Marrocco, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera - Da quel momento nelle scuole dell'Accademia hanno studiato artisti di fama internazionale come Giovanni Segantini, Medardo Rosso, Marino Marini e personalità di ambiti differenti come il design, tra cui la famiglia Bugatti, confermando il ruolo dell'istituzione come fucina delle arti. Oggi il Dipartimento di Arti Visive è punto di riferimento per un numero elevato di studenti - la sola Scuola di Pittura conta oltre 900 allievi. L'Accademia coniuga tradizione e innovazione: da un lato sperimenta con le nuove tecnologie per l'arte del futuro, dall'altro salvaguarda i Beni Culturali attraverso la Scuola di Restauro, divenuta un fiore all'occhiello dell'istituzione. Il patrimonio secolare di Brera costituisce la base per una formazione d'avanguardia rivolta al futuro, mentre la ricerca attraverso dottorati e Terza missione rappresenta un esempio eccellente di formazione interdisciplinare per i nuovi operatori artistici e culturali destinati ad agire nell'Europa di domai”.
"La didattica è la vera missione, il nucleo del nostro lavoro," sottolinea la Commissione Cultura, dell'Accademia di Belle Arti di Brera. "Insegnare una materia come l'arte, che evolve e si modifica ogni giorno, necessita quotidianamente di aggiornamento e di grande fantasia. La docenza in un'Accademia è un compito molto particolare che risiede soprattutto nel rapporto umano con quella materia incandescente e magmatica che sono i giovani, che vivono con emozionante partecipazione i grandi mutamenti di un'epoca".
“Raggiungendo il traguardo dei 250 anni di storia, l'Accademia di Brera conferma di essere un’istituzione fondamentale per Milano e per la Lombardia – dichiara Francesca Caruso, assessore alla cultura della Regione Lombardia - . Qui si formano talenti, si produce ricerca, si sperimenta senza perdere il legame con la tradizione e si alimenta ogni giorno un confronto autentico con la contemporaneità. Un luogo che continua a incidere sul presente culturale della città, della regione e del Paese, contribuendo alla crescita di un ecosistema creativo dinamico e riconosciuto a livello internazionale. Regione Lombardia sarà al suo fianco in questo anno speciale perché investire su Brera significa investire nella qualità e nella credibilità del nostro sistema culturale".
“Milano celebra un traguardo che appartiene non solo all’Accademia di Belle Arti di Brera, ma all’intera città: 250 anni di storia, di talento e di visione – dichiara Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Milano - .Dal 1776, anno della sua fondazione, Brera è un luogo dove la cultura non si limita a essere conservata, ma viene continuamente rinnovata. Dall’età asburgica a quella napoleonica, l’Accademia ha formato generazioni di artisti che hanno contribuito a fare di Milano una capitale creativa riconosciuta nel mondo. Oggi Brera è una comunità di oltre 5.000 persone - circa 4.500 studenti, di cui un terzo stranieri -, un vero ecosistema culturale che dialoga con la Pinacoteca, la Biblioteca Braidense, l’Orto Botanico, l’Osservatorio Astronomico e le altre istituzioni complementari. Un patrimonio unico, vivo e profondamente milanese. Il programma delle celebrazioni che accompagnerà tutto il 2026 raccoglie mostre, conferenze e progetti che uniscono storia e contemporaneità: dalla grande mostra dedicata a Francesco Hayez fino all’iniziativa ‘Accademia Aperta’ che permetterà ai cittadini di scoprire laboratori e aule dall’interno. Uno sguardo particolare è rivolto al nuovo Campus delle Arti, un investimento che guarda al futuro dell’immagine, del cinema, della fotografia e delle tecnologie digitali, rafforzando il ruolo di Milano come città dell’innovazione culturale. Infine, il nuovo logo dell’Accademia reinterpreta la Minerva di Giuseppe Bossi con uno stile contemporaneo, unendo tradizione e modernità: proprio come fa Brera da 250 anni”.
22 GENNAIO 2026
GIULIO PAOLINI RICEVE IL DIPLOMA HONORIS CAUSA DALL'ACCADEMIA DI BRERA
L'Accademia di Belle Arti di Brera celebra il suo 250° anniversario conferendo il Diploma Honoris Causa a Giulio Paolini, uno degli artisti italiani più rigorosi e internazionalmente riconosciuti del panorama contemporaneo.
La cerimonia, che si terrà presso la Sala Napoleonica dell’Accademia, vedrà la Laudatio del Prof. Federico Ferrari, Docente di Estetica, che sottolinea: "Festeggiare i 250 anni di un'istituzione consacrata all'arte significa, non solo ripensare e valorizzare il suo passato, ma anche creare ponti verso il suo futuro. In quest'ottica, ci è parso naturale conferire un diploma honoris causa a Giulio Paolini, artista che ha saputo mettere al centro della propria opera – presente nei più importanti musei del mondo – proprio il dialogo tra la storia dell'arte, la sua multiforme tradizione e la contemporaneità."
Data: 22 gennaio 2026
Sede: Palazzo di Brera
Ingresso: su invito
30 GIUGNO 2026
MOSTRA DI SCULTURA
L'Accademia di Belle Arti di Brera presenta una mostra di scultura curata dal Prof. Gianni Caravaggio, che propone una riflessione sulla natura dell'esperienza estetica nel contesto mediatico contemporaneo.
"Cosa distingue oggi una mostra di scultura?" si interroga il curatore. "Immersi in un contesto sociale mediatico e spettacolarizzato che mira ad accorciare al massimo il tempo di fruizione, una mostra di scultura che si distingua come visione artistica e pedagogica cerca di innescare l'esperienza estetica in chi guarda."
L'esposizione presenta opere di giovani artisti selezionati dall'Accademia, capaci di creare "una curiosa incertezza che si presenta come un mistero nella mente dell'osservatore", contrastando il dominio del consumo dell'informazione spettacolarizzata attraverso l'empatia sensibile e l'atto immaginativo soggettivo.
Data: dal 30 giugno 2026
Sede: Sala Napoleonica, Palazzo di Brera
Curatore: Prof. Gianni Caravaggio
Catalogo: Tabloid
2 LUGLIO 2026
MOSTRA “NUOVE TECNOLOGIE DELL'ARTE”. 25 ANNI DI RAPPORTO TRA ARTE E MEDIA DIGITALI
La ex chiesa di San Carpoforo ospita una mostra curata da Domenico Quaranta che indaga il rapporto tra arte e tecnologie digitali nell'ultimo quarto di secolo. L'Accademia di Brera si propone come osservatorio privilegiato sul modo in cui si è articolato il dialogo tra arte e media tecnologici. Prendendo come punto di partenza la nascita della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte, la mostra presenta il lavoro di artiste e artisti di diverse generazioni, esplorando come le arti visive abbiano risposto al dilagare delle tecnologie digitali con coscienza critica e uso consapevole, decostruendo le narrative dominanti.
Data: dal 2 luglio 2026
Sede: San Carpoforo
Curatore: Prof. Domenico Quaranta
Catalogo: Tabloid
LUGLIO-AGOSTO 2026
EVENTO “ACCADEMIA APERTA”. LE AULE DIVENTANO GALLERIE D'ARTE Per due mesi l'Accademia di Brera apre eccezionalmente le sue aule al pubblico, trasformandole in spazi espositivi dove incontrare dal vivo il lavoro degli studenti. Un'occasione unica per scoprire i progetti e le opere delle Scuole di Pittura, Scultura, Decorazione, Grafica d'arte, Scenografia, Restauro, Progettazione Artistica per l'Impresa, Nuove Tecnologie dell'Arte, Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio artistico contemporaneo e dal corso di Terapeutica artistica.
I visitatori potranno accedere liberamente ai laboratori e sperimentare insieme ai professori le diverse tecniche artistiche, guidati dagli stessi studenti che diventeranno ciceroni speciali del proprio lavoro.
PRESENTAZIONE VOLUME “LA STORIA DELLA SCUOLA DI PITTURA DELL’ACCADEMIA DI BRERA”
La Scuola di Pittura dell'Accademia di Brera celebra i 250 anni dell’Accademia attraverso la pubblicazione della sua lunga e ricchissima Storia. L'opera verrà pubblicata in 3 Volumi, per un totale di circa 1000 pagine. L'intera opera verrà pubblicata da Skira grazie alla generosa sponsorizzazione di Equita. Il primo dei tre volumi, dalla fondazione dell'Accademia fino alla fine dell'800, a cura della Prof. Anna Mariani e del Prof Valter Rosa, vedrà la luce nella primavera del 2026; il secondo volume, dalla fine dell'800 agli anni 50 del XX° sec. nel 2027 (a cura della Prof. Elena Pontiggia); e il terzo, dal Dopoguerra fino ai giorni nostri, nel 2028 (a cura dei Proff. Laura Cherubini e Marco Meneguzzo).
Editore Skira, 320 pp.
Sponsor: Equita
SETTEMBRE/OTTOBRE 2026
MOSTRA “FRANCESCO HAYEZ”. UN’ ESPOSIZIONE STRAORDINARIA NELLE SALE NAPOLEONICHE DELLA PINACOTECA DI BRERA
In collaborazione con la Pinacoteca di Brera, l'Accademia dedica un omaggio monumentale a Francesco Hayez, uno degli artisti italiani più importanti del XIX secolo. La mostra riunisce sia le opere della Pinacoteca che quelle, numerose, di proprietà dell'Accademia: dalle opere a tema mitologico a quelle a carattere storico, attraverso i grandi ritratti, il celebre Bacio, fino alle più straordinarie versioni, anche incompiute, della Maddalena.
Un'occasione unica per vedere riunite in un'ampia raccolta le opere del maestro che ha segnato un'epoca della pittura italiana.
Periodo: settembre/ottobre 2026
Sede: Pinacoteca di Brera, Sale Napoleoniche
In collaborazione con: Pinacoteca di Brera
OTTOBRE 2026
MOSTRA “BRERA MODERN AND CONTEMPORARY”. 250 ANNI DI INNOVAZIONE ARTISTICA A PALAZZO CITTERIO
L'Accademia di Brera celebra il suo 250° anniversario con una grande mostra a Palazzo Citterio in Sala Sterling in collaborazione con la Pinacoteca di Brera che illustra la continuità storica dell'istituzione nel panorama artistico italiano e internazionale dagli inizi del Novecento a oggi. L'obiettivo del progetto espositivo è chiaramente quello di illustrare la centralità dell’Accademia di Belle Arti di Brera nel panorama artistico italiano, in particolare per quanto riguarda il passaggio e la dialettica tra Modernità e Contemporaneità. Le storie accademiche si intersecano nel Palazzo di Brera con il quartiere circostante e con le ricerche artistiche del tempo in ambito nazionale. Dal ruolo di Arturo Martini nella Milano degli anni dagli anni Venti ai Quaranta e a quello di Lucio Fontana negli anni Sessanta, che portarono l’importante e storica funzione didattico formativa dell’Accademia ad aprirsi a nuovi confronti ed esperienze.
Curata dal Prof. Giovanni Iovane, docente di Storia dell'Arte, l'esposizione dimostra come l'Accademia di Belle Arti di Brera non sia stata solo un luogo di conservazione della tradizione, ma "un fermento costante di innovazione che ha saputo intercettare, formare e ospitare le figure più influenti e progressiste dell'arte italiana del XX e XXI secolo."
Come sottolinea Flaminio Gualdoni: "Brera è stata ed è così, si può dire, sin dai suoi inizi. Incarnare il senso dell'identità e della grande continuità storica dell'arte, tanto nel magistero disciplinare quanto nell'elaborazione delle idee, ma con lo sguardo rivolto più al presente e a un futuro possibile che al passato."
La mostra presenta una selezione "esemplare" di docenti che hanno incarnato questa sintesi tra tradizione e innovazione, tra cui: Adolfo Wildt, Carlo Carrà, Arturo Martini, Achille Funi, Marino Marini, Lucio Fontana, Gastone Novelli, Alik Cavaliere, Rodolfo Aricò, Luciano Fabro, Alberto Garutti, Fausta Squatriti, Grazia Varisco, Renata Boero, Franco Mazzucchelli, Giuseppe Maraniello e Ugo La Pietra.
Periodo: ottobre 2026
Sede: Palazzo Citterio - Sala Sterling "Brera Modern and Contemporary"
Curatore: Prof. Giovanni Iovane
In collaborazione con: Pinacoteca di Brera
azione dell'Accademia di Brera portano l'arte contemporanea nel quartiere Corvetto con una mostra nella suggestiva Chiesa sconsacrata di San Vittore e i Quaranta Martiri.
L'esposizione presenta opere realizzate appositamente per questo spazio evocativo in Viale Lucania 14, in un dialogo inedito tra arte contemporanea e architettura sacra. Il progetto, curato dai professori Valeria Manzi (Grafica), Marco Cianciotta, Roberto Rizzo e Simeone Crispino (Decorazione), rappresenta un'occasione per portare l'eccellenza formativa dell'Accademia in un contesto urbano periferico, creando ponti tra l'istituzione e il territorio.
Data: dal 15 ottobre 2026
Sede: Chiesa di San Vittore e i Quaranta Martiri, Viale Lucania 14, Milano (Corvetto) Curatori: Prof. Valeria Manzi, Marco Cianciotta, Roberto Rizzo, Simeone Crispino Catalogo: Tabloid
22 OTTOBRE 2026
MOSTRA “MAGNOLIA”. FIORISCONO I NUOVI TALENTI DELL'ACCADEMIA DI BRERA
Il Cortile della Magnolia, cuore pulsante della vita studentesca dell'Accademia, dà il nome a una mostra che celebra le più interessanti "fioriture artistiche" nate negli ultimi anni a Brera.
Curata dai professori Massimo Kaufmann (Pittura) e Lorenzo Madaro (Storia dell'Arte Contemporanea), l'esposizione presenta i giovani artisti più eccellenti diplomati negli ultimi anni, selezionati su indicazione dei docenti di tutte le scuole, senza preclusioni rispetto ai linguaggi o ai medium dell'arte contemporanea.
"L'esposizione mira a riconoscere nei soggetti individuati quelle figure emergenti la cui personalità sia una chiara promessa e manifesta presenza di contenuti culturali, poetici, artistici e professionali", spiegano i curatori.
Data: dal 22 ottobre 2026
Sede: San Carpoforo
Curatori: Prof. Massimo Kaufmann e Lorenzo Madaro
Catalogo: Tabloid
MOSTRA “BRERA SVELATA”. INSTALLAZIONE PERMANENTE NEL PALAZZO DI BRERA
In collaborazione con la Pinacoteca e nell'ambito del Progetto Grande Brera, l'Accademia presenta "Brera Svelata", una mostra permanente che racconta tutti i luoghi, anche i più segreti e meno noti, del grande complesso del Palazzo di Brera.
Attraverso un allestimento di immagini storiche e fotografie di tutte le epoche, i visitatori potranno scoprire: l'Orto Botanico, l'Osservatorio Astronomico, l'ex Chiesa di Santa Maria del XIII secolo, la Biblioteca Braidense, lo Studio di Francesco Hayez, la Biblioteca Guido Ballo, il Caveau, la Sala Napoleonica, la Sala Bassetti, il Cortile d'Onore, fino alla Pinacoteca e le Aule dell'Accademia.
Un percorso fatto di luoghi e personaggi che ripercorre gli eventi più importanti degli ultimi 250 anni: una mappa storica ampia e dettagliata che rimarrà visibile negli anni a venire.
Periodo: permanente (dal 2026)
Sede: Spazi pubblici del Palazzo di Brera
Curatore: Commissione Cultura
In collaborazione con: Pinacoteca di Brera
Evento sponsorizzato
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