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La Prima della Scala 2025 con "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk" di Dmitrij Šostakóvič, tra i presenti Segre, Fontana, Mahmood, Achille Lauro - VIDEO

Assenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La trama dell'opera racconta la storia di Katerina, giovane moglie infelice di un mercante russo, che intreccia una relazione con il servo Sergej. Insieme a lui diventa protagonista di una spirale di delitti. Dopo l’omicidio del suocero e del marito, viene deportata in Siberia dove, tradita e sola, si toglie la vita gettandosi in un fiume

07 Dicembre 2025

La Prima della Scala 2025 con "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk" di Dmitrij Šostakóvič, tra i presenti Segre, Fontana, Mahmood, Achille Lauro -  DIRETTA

Prima della Scala

Il 7 dicembre 2025, giorno di Sant’Ambrogio, Milano celebra il suo rito più atteso: l’inaugurazione della stagione lirica del Teatro alla Scala. Quest’anno il sipario si è alzato su Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitrij Šostakóvič, opera dirompente e controversa che torna protagonista nel cinquantesimo anniversario della morte del compositore russo. La direzione musicale è affidata a Riccardo Chailly, mentre la regia è firmata da Vasily Barkhatov, al debutto scaligero.

La trama ruota attorno a Katerina Izmailova, giovane donna intrappolata in un matrimonio infelice. Con l’amante Sergej, uccide il marito e il suocero, ma la sua parabola criminale culmina in tragedia: scoperta e deportata in Siberia, viene tradita e abbandonata, fino a scegliere il suicidio. Una storia di passioni estreme e di ribellione, resa ancora più potente dalla musica di Šostakóvič, che mescola lirismo e crudezza.

L'opera fu censurata da Stalin nel 1936 in quanto giudicata “volgare” e “pornofonica”, ossia eccessivamente cruda e sensuale.

La diretta della Prima della Scala 2025

(Prosegui la lettura dopo il video)

I vip presenti, da Fontana a Segre, da Achille Lauro a Mahmood

Tra le autorità, oltre al sindaco di Milano Beppe Sala e dal sovrintendente e direttore artistico, Fortunato Ortombina, sono presenti il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, il questore Bruno Megale, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, gli assessori alla Cultura della Regione Francesca Caruso e del Comune Tommaso Sacchi, la senatrice Liliana Segre e il senatore Mario Monti.

Presente al completo il nuovo cda del Teatro: Giovanni Bazoli, Barbara Berlusconi, Diana Bracco, Giacomo Campora, Claudio Descalzi, Marcello Foa e Melania Rizzoli. Tra gli ex sovrintendenti hanno accolto l'invito Carlo Fontana, Alexander Pereira e Dominique Meyer.

In platea, presenti molti personaggi del mondo dello spettacolo, come Mahmood, Achille Lauro e Pierfrancesco Favino. Tra le istituzioni culturali milanesi saranno rappresentate la Grande Brera con Angelo Crespi, la Triennale con Stefano Boeri, la Società del Quartetto con Ilaria Borletti Buitoni, il Salone del Mobile con Maria Porro, mentre per la Camera della Moda ci sarà Carlo Capasa. Ormai ospite abituale è l'artista Francesco Vezzoli.

Assenti, invece, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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