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Eredità Agnelli, John Elkann e madre Margherita in tribunale a Thun per il 1° dei 5 processi, dibattito su vita in Svizzera di Marella Caracciolo

Nel cuore dell’Oberland bernese si affrontano madre e figlio, ciascuno affiancato dai rispettivi legali, con obiettivi totalmente divergenti. Da un lato Margherita tenta di convincere la giudice che la madre, Marella Caracciolo, non avesse in Svizzera il centro dei suoi interessi, condizione necessaria per sostenere la competenza italiana sulla successione. Dall’altro John insiste per dimostrare il contrario e ribadire che proprio la Svizzera fosse il baricentro della vita della nonna

20 Novembre 2025

Eredità Agnelli, John Elkann e madre Margherita in tribunale a Thun per il 1° dei 5 processi, dibattito su vita in Svizzera di Marella Caracciolo

Margherita Agnelli, Lapo e John Elkann (fonte LaPresse)

Poco dopo le 8, John Elkann, la sorella Ginevra e la madre Margherita Agnelli de Pahlen si sono presentati davanti alla giudice Antoine Meyes Schürch, nell’aula del tribunale di Thun, per discutere della vita in Svizzera di Marella Caracciolo. L’appuntamento, uno dei 5 procedimenti paralleli che compongono il mosaico giudiziario dell’eredità più discussa d’Italia, rappresenta un passaggio chiave nello scontro familiare sull’eredità che dura ormai da anni. E prima di entrare in tribunale, Margherita ha liquidato la vicenda con poche parole: “È solo una storia penosa e triste”.

Eredità Agnelli, John Elkann e madre Margherita in tribunale a Thun per il 1° dei 5 processi, dibattito su vita in Svizzera di Marella Caracciolo

Nel cuore dell’Oberland bernese si affrontano madre e figlio, ciascuno affiancato dai rispettivi legali, con obiettivi totalmente divergenti. Da un lato Margherita tenta di convincere la giudice che la madre, Marella Caracciolo, non avesse in Svizzera il centro dei suoi interessi, condizione necessaria per sostenere la competenza italiana sulla successione. Dall’altro John insiste per dimostrare il contrario e ribadire che proprio la Svizzera fosse il baricentro della vita della nonna — una posizione da lui già formalizzata insieme ai fratelli attraverso l’avvio del procedimento civile teso a far dichiarare “rossocrociata” la natura della successione e, soprattutto, dei testamenti svizzeri di Marella.

La linea di Margherita, invece, guarda a Torino, dove è in corso da tempo una sua causa civile volta a stabilire la residenza abituale italiana della madre. Un passaggio decisivo per “attaccare” alla radice l’intero impianto successorio, dagli effetti dell’eredità di Gianni Agnelli — morto nel 2003 — fino alle ultime volontà di Marella, che favoriscono i tre fratelli Elkann.

Il nodo che il tribunale di Thun è chiamato a sciogliere è essenzialmente uno: la giurisdizione. Svizzera o italiana? Una scelta che pesa come un macigno sugli equilibri della contesa. Il criterio svizzero, basato sul “centro di interessi”, potrebbe legittimare l’attuale assetto della successione; quello italiano, più rigido e fondato sul computo dei giorni effettivi di permanenza all’estero (sei mesi più uno), riaprirebbe scenari potenzialmente destabilizzanti per tutte le parti coinvolte.

A complicare ulteriormente il quadro, le carte dell’inchiesta penale della procura di Torino — secondo cui la residenza svizzera di Marella sarebbe statafittizia” — sono state trasmesse anche ai magistrati di Thun. Documentazione che include l’ipotesi di sanatoria, ancora in attesa del via libera del Gip, che prevederebbe per John Elkann il versamento di 183 milioni al Fisco e un periodo di messa alla prova di dieci mesi presso i Salesiani di Torino.

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