30 Ottobre 2025
Lisa Federico
Tra pochissimi giorni, il 3 novembre, cadrà il 5° anniversario della morte di Elisabetta Federico, Lisa, morte sopraggiunta a causa di cure scriteriate dispensate presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma per affrontare un disordine ematologico. A seguito di un trapianto di midollo osseo, Lisa venne contemporaneamente aggredita dagli effetti dell’infusione di 350 mL di globuli rossi AB0 incompatibili e quelli di una polmonite bilaterale mai curata adeguatamente che si sviluppò immediatamente dopo l’infusione. Urla atroci, svenimenti, dolori feroci per 16 giorni, e poi la morte, finalmente.
Il destino ha voluto che in prossimità di questa ricorrenza oggi verrà assegnato un premio letterario al libro “le Tre Vite di Lisa” che noi genitori abbiamo scritto con l’intento principale di dare massima diffusione alla incredibile storia di nostra figlia nella speranza che negligenze del genere non abbiano più a ripetersi. Oggi 30 ottobre alle ore 16 presso la Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato intitolata a Giovanni Spadolini in piazza della Minerva a Roma sentiremo la profonda emozione di ricevere un riconoscimento alla nostra testimonianza da parte della qualificatissima Giuria dell’Associazione Tulliola-Filippelli. “Premio per la legalità contro tutte le mafie dedicato al martire Pino Puglisi” recita il titolo dell’odierna edizione.
E se vogliamo intendere “mafie” nel significato meno cruento e più ampio di “consorterie”, mai intitolazione potrebbe essere stata più adatta alla storia di Lisa. “Consorterie” che abbiamo dovuto affrontare all’atto dell’adozione in Ucraina di Lisa e del fratellino. “Consorterie” dentro a quell’ospedale dove, dopo aver portato a morte Lisa nei modi più incredibili, i responsabili sono stati da subito protetti dalla struttura, e nessuno si è mai degnato non di chiederci scusa, ma nemmeno di offrirci una qualche spiegazione. “Consorterie” della classe medica italiana, alla quale ci siamo rivolti per aiutarci a chiedere giustizia, ma che in quasi tutti i casi si è defilata con la medesima frase: “Io non voglio mettermi contro l’ospedale del Vaticano”.
“Consorterie” financo a livello giudiziario, laddove a fronte di una perizia redatta in clamoroso conflitto d’interessi e giudicata dalla Procura stessa del Tribunale di Roma come falsa, il giudice di primo grado ha sentenziato che “Il fatto non sussiste”: Lisa è morta di sfortuna. Al di là della commemorazione, il premio di oggi lo dedicheremo a chi ha scelto di spendere la vita a lottare contro tutte queste nefaste “consorterie”. Esattamente come fece don Pino Puglisi.
Di Maurizio Federico e Margherita Eichberg
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