30 Ottobre 2025
Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, fonte: imagoeconomica
Si ritrova indagata con l'accusa di "interferenze illecite" nella vita privata dell'ex ministro della Cultura l'imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia, già salita agli onori della cronaca per lo scandalo che portò Gennaro Sangiuliano alle dimissioni lo scorso settembre 2024.
Ora la storia Boccia-Sangiuliano si arricchisce di un'ulteriore elemento, ovvero il reato di interferenze illecite che la Procura di Roma ha contestato all'imprenditrice in concorso con un giornalista. A seguito dei nuovi risvolti, il gip ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, dai profili social della Boccia e da un giornale online campano, di un file audio relativo ad una conversazione privata tra Sangiuliano e sua moglie. Il provvedimento di sequestro, con conseguente rimozione dell'audio, è stato eseguito dai Carabinieri nell'ambito di una nuova inchiesta aperta dopo l'esposto presentato dallo stesso ex ministro per fatti avvenuti ad agosto. Maria Rosaria Boccia dovrà ora presentarsi in udienza il prossimo 9 febbraio perché accusata a vario titolo di stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite, diffamazione e una contestazione relativa a false dichiarazioni nel curriculum circa l'organizzazione di eventi.
Rosaria Boccia ha così commentato le mosse della Procura di Roma: "Ieri sera ho subito l’ennesimo atto aggressivo da parte del sistema", afferma riferendosi alla perquisizione in cui già fu coinvolta, un anno fa, dai Carabinieri del nucleo investigativo e che riguardò materiale informatico tra cui i suoi cellulari. "Mi sono stati per la seconda volta sequestrati i messaggi che Sangiuliano mi mandava e le registrazioni delle sue conversazioni che lui mi autorizzava a sentire e registrare dopo avermi chiamato con il suo dispositivo telefonico. Tutto materiale utile per la mia difesa rispetto alla ‘famiglia’ Sangiuliano. Materiale che oggi scotta solo perché l’ex ministro teme la verità". Insieme a lei, ad essere indagato è anche il giornalista Carlo Tarallo di Anteprima24 sul cui sito è apparsa la pubblicazione degli audio.
"Consideriamo questa denuncia - ha commentato il sito Anteprima24 - una ulteriore intimidazione nei confronti della stampa libera. (...) non possiamo non sottolineare come Sangiuliano continui a addossare ad altri, a partire dai giornalisti, la responsabilità delle sue condotte, che lo hanno portato alle dimissioni da ministro". Anche Tarallo si è espresso in merito: "Sono allibito, sia dell'approssimazione della denuncia, sia soprattutto dal fatto che nel 2025 in Italia un giornalista si ritrovi interrogato per avere condotto un'intervista ad un personaggio pubblico".
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