16 Dicembre 2025
La Digos di Genova ha arrestato cinque tifosi rossoblù accusati di essere tra gli autori dei disordini prima del match Genoa-Inter di domenica pomeriggio. L’arresto flagranza differita è reso possibile grazie alla normativa che riguarda una serie di reati tra cui le manifestazioni sportive. Sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi, lesioni e danneggiamenti. I riconoscimenti sono stati resi possibili grazie alle immagini della scientifica e delle telecamere di sorveglianza della zona. Gli arrestati hanno età compresa tra i 23 e i 47 anni. Uno di loro è stato in passato sottoposto a misura di sorveglianza speciale ed è attualmente gravato da avviso orale del questore, un altro è attualmente gravato da un Daspo urbano, mentre gli altri risultano, a vario titolo, già noti per reati contro la persona, contro il patrimonio e contro la pubblica amministrazione.
Gli arrestati sono indagati per travisamento con uso di caschi o cappucci, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e in concorso, violazioni della normativa in materia di manifestazioni sportive e danneggiamento aggravato. In particolare uno di loro è stato ripreso mentre impugnava e scagliava con forza un cartello di segnaletica stradale in metallo pesante contro gli agenti, schierati a protezione del settore ospiti e frapposta tra la tifoseria genoana e quella interista. Gli altri arrestati sono stati immortalati mentre brandivano aste, bastoni e cinghie, utilizzate per colpire i poliziotti. Proseguono intanto le indagini della Digos per identificare gli autori dei danni. Gli arrestati sono stati portati presso le Case Circondariali di Marassi e Alessandria.
Nel corso degli scontri tra tifosi rossoblù (supportati da una componente di ultrà del Napoli arrivati appositamente a Genova) e forze dell’ordine 15 agenti dei reparti mobili sono rimasti feriti o contusi. E la conta dei danni al momento è di tre mezzi privati incendiati (uno scooter, un’auto e un furgone) e di almeno due altre auto private gravemente danneggiate. Dalla prima ricostruzione effettuata dalla Digos emerge come l’attacco alla tifoseria ospite sia stato premeditato e abbia coinvolto in tutto circa 300 ultrà, tra genoani e tifosi partenopei, arrivati apposta da Napoli per ingaggiare una battaglia con gli interisti. Questi ultimi non avrebbero però mai messo in atto nessun tipo di provocazione né causato problemi di ordine pubblico.
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