04 Settembre 2024
Gennaro Sangiuliano ha ammesso "un rapporto di tipo affettivo con Maria Rosaria Boccia". La confessione è avvenuta in prima serata negli studi del Tg1, quello stesso Tg che aveva diretto prima di entrare nel Governo Meloni come Ministro della Cultura. Ad intervistarlo è il direttore Gian Marco Chiocci che come prima cosa gli chiede delle spese:
D- Lei ha più volte detto come non sia stato speso anche un solo euro di soldi pubblici per viaggi e soggiorni. La signora Boccia sostiene invece di non aver mai pagato. Insomma, ma chi ha pagato?
R- Io riaffermo categoricamente che mai 1€ del Ministero è stato speso per la dottoressa Boccia.
D- Ma chi ha pagato
R- Ho pagato io. Guardi, direttore, prima di iniziare questa conversazione, io l'ho fatta accedere al mio dispositivo, al mio telefono cellulare, con la mia banca e lei ha potuto vedere con i suoi occhi - e dovrei averli qua, ecco, può vedere: questo è un biglietto di un treno fatto da me, per Milano, quando siamo stati alla Pinacoteca di Brera,
D- Faccia vedere
R- Sì, questi sono gli aerei per Taormina, vede, questi sono gli aerei per Taormina pagati da me sulla mia carta di credito personale, sono tracciati, tracciatissimi, che fa riferimento al mio conto corrente personale
D- Che tipo di rapporto c'era tra lei e la Boccia, quando è iniziato e quando è finito?
R- Un rapporto - questo mi pesa doverlo raccontare, perché è una vicenda che attiene alla mia sfera privata - un rapporto di tipo personale, un rapporto di tipo affettivo.
D- Lei è ricattabile?
R- Assolutamente io non sono ricattabile, perché in una funzione pubblica sei ricattabile sei hai usato impropriamente il denaro pubblico e io gliel'ho dimostrato e glielo ridimostro, io su questo terreno non sono ricattabile.
Il direttore del Tg1 Chiocci chiede al ministro Sangiuliano come e quando ha incontrato la signora Boccia
R- L'ho conosciuta all'inizio della campagna elettorale per le europee, in occasione di una manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia a Napoli.
Mi è stata presentata da amici comuni, anche se lei poi ha postato una foto autentica dell'anno precedente, del 2023. È una foto dove lei non sta accanto a me, ma sta insieme ad altre persone, e era una delle tante foto che io ho fatto in occasione di un evento a Pompei sulla cucina italiana, candidata a patrimonio dell'Unesco.
D- Quando ha pensato di nominarla consigliere? E perché? E soprattutto perché poi non l'ha nominata più?
R- Guardi, è nata un'amicizia personale e lì ho riscontrato alcune doti organizzative e capacità organizzative.
Mi era venuta l'idea di nominarla sempre a titolo gratuito, perché si è sempre parlato di una nomina a titolo gratuito, 'consigliere per l'organizzazione dei grandi eventi'. Poi questa relazione da rapporto di amicizia è diventata una relazione affettiva, sentimentale, di tipo personale.
D- Perché secondo lei la signora Boccia a un certo punto decide di ribattere punto per punto documento sul documento rispetto ad ogni presa di posizione sua e del Ministero? Si è fatto un'idea?
R- Posso comprendere la delusione sentimentale di una persona nei miei confronti, anche perché io ho più volte ribadito, soprattutto nell'ultima fase, che io non intendevo lasciare mia moglie, che per me la persona più importante della mia vita.
Lo dico, sono disponibile a qualsiasi cosa, ma non a rinunciare a mia moglie.
Oppure la delusione per la mancata nomina, anche questo è anche comprensibile, ma non poteva avvenire perché io privilegio l'istituzione rispetto a una convenienza personale.
D- La signora Boccia ha riferito che ha ricevuto una telefonata da lei ieri sera (del 3 agosto) ma perché l'ha chiamata?
R- L'ho chiamata perché dopo che i nostri rapporti si erano interrotti all'incirca l'8 agosto, l'ho chiamata per dirle di essere corretta e precisa nelle affermazioni, che lei sa che non è stato speso 1€ della pubblica amministrazione, ma che ho pagato io per le sue trasferte, viaggi. È vero che lei non ha pagato, ma bisogna essere precisi e le ho detto solo questo. Era questo il motivo della telefonata.
Il direttore del Tg1 chiede quindi al ministro Sangiuliano se sente di dover chiedere scusa a qualcuno.
Trattenendo a stento le lacrime, con gli occhi bassi, lui risponde
R- Guardi, la prima persona a cui devo chiedere scusa, perché poi una persona eccezionale, è mia moglie. Poi chiedo scusa Giorgia Meloni che mi ha dato fiducia, per l'imbarazzo che ho creato a lei, e evidentemente al Governo. Chiedo scusa anche ai miei collaboratori che impropriamente, pur non avendo fatto niente, si trovano investiti da questa vicenda.
D- Ieri sera ha incontrato il Presidente del Consiglio. Che cosa le ha detto?
R- Per la prima cosa gli ho detto che io sono disponibile a dimettermi, a dimettermi 1 minuto dopo che lei me lo chiede. Poi le ho anche detto che però - e l'ho rassicurata anche con le prove documentali - che questa è tutta una vicenda di gossip, che mi rendo conto è fastidiosa ma che - ripeto - non 1€ dei cittadini italiani è stato mai speso in questa vicenda e nessun documento riservato classificato o comunque inerente attività delicate mai circolato.
D- Il suo pensiero per le dimissioni c'è ancora o no?
R- Al momento il Presidente del Consiglio mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene in punto di verità. Mi ha detto 'sì sempre sincero e dì sempre la verità'.
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