Albanese al convegno “16 years of Siege on Gaza” del 2022 con esponenti Hamas, la relatrice: “Ero da remoto e non sapevo chi fosse in sala” - VIDEO

Il video diffuso dal Giornale mostra Francesca Albanese intervenire, da remoto, al convegno del 2022 “16 Years of Siege on Gaza: Impact and Prospects”, al quale erano presenti anche figure di vertice di Hamas. Nel filmato la relatrice speciale Onu pronuncia la frase "avete il diritto di resistere a questa occupazione", scatenando nuove polemiche. Albanese respinge le accuse parlando di "killeraggio politico" e chiarisce di non sapere chi fosse presente in sala.

Albanese mentre partecipa al convegno “16years of Siege on Gaza: Impact and Prospects” del 2022, la relatrice: “Ero da remoto e non sapevo chi fosse in sala”

Nonostante si discuta da mesi di possibili accordi di pace e di soluzioni diplomatiche per fermare l’escalation in Medio Oriente, le tensioni restano altissime e le polemiche continuano a moltiplicarsi. In questo contesto, la posizione di Francesca Albanese — relatrice speciale Onu sui diritti umani nei Territori palestinesi — rimane particolarmente esposta, soprattutto per il suo impegno costante nel denunciare il genocidio contro la popolazione palestinese da parte di Israele. Il video emerso mostra Albanese prendere la parola durante la conferenza organizzata nel 2022 dal Council of Foreign Relations di Gaza, evento al quale erano presenti alti esponenti di Hamas come Ghazi Hamad e Bassem Naim. Dal suo collegamento da remoto, Albanese afferma: "Avete il diritto di resistere a questa occupazione". Una frase che, rilanciata oggi sui social e nei media, ha riacceso il dibattito sul suo operato. La relatrice, tuttavia,  ha respinto attraverso un post pubblico le accuse: "La conferenza era organizzata da una ONG palestinese con il logo dell’Autorità Palestinese. Collegandomi da remoto, non avevo alcuna idea né controllo su chi fosse in sala" — sottolineando quindi la mancanza di consapevolezza rispetto alla presenza di figure legate a Hamas.

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Ribadendo il suo ruolo, Albanese ha difeso la propria attività come parte di un mandato internazionale orientato a documentare le violazioni dei diritti umani nei territori occupati della Palestina. Da anni si batte per i palestinesi che sono vittime di "una sistematica oppressione che ha caratteristiche di genocidio", denunciando bombardamenti, assedi, restrizioni e violazioni che colpiscono la popolazione civile di Gaza e della Cisgiordania. La relatrice Onu ha inoltre parlato di "killeraggio nei miei confronti", accusando alcuni media di volerla descrivere come "estremista o legata a Hamas". Ha aggiunto che oggi "la resistenza viene spesso stigmatizzata come terrorismo", precisando però che, a suo avviso, "la resistenza è legittima solo quando prende di mira obiettivi militari e non civili".

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