Martedì, 16 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Busto Arsizio, nuova scritta “Spara a Giorgia” firmata Br apparsa su muri esterni di sede Lega, Fontana: “Inaccettabile e pericolosa”

Non è la prima volta che la sede della Lega di Busto Arsizio viene presa di mira. Sul portone della sezione di via Culin, lo scorso 31 ottobre, erano stati fatti degli schizzi di vernice rossa. Qualche giorno dopo, su una parete del Municipio, in via Fratelli d’Italia, era apparsa la scritta “Fasci appesi”

16 Dicembre 2025

Busto Arsizio, nuova scritta “Spara a Giorgia” firmata Br apparsa su muri esterni di sede Lega, Fontana: “Inaccettabile e pericolosa”

Spara a Giorgia Busto Arsizio Fonte: X @FrancoScarsell2

Una nuova scritta minacciosa contro la presidente del Consiglio è comparsa sui muri esterni della sede della Lega di Busto Arsizio, nel Varesotto. Il messaggio "Spara a Giorgia" vergato in rosso e firmato con la sigla delle Br e la stella a 5 punte, ha fatto scattare l’intervento della Digos e l’avvio delle indagini. Ferma la condanna delle istituzioni, a partire dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha parlato di scrittainaccettabile e pericolosa”.

Busto Arsizio, nuova scritta “Spara a Giorgia” firmata Br apparsa su muri esterni di sede Lega, Fontana: “Inaccettabile e pericolosa”

Nel Varesotto è apparsa una scritta in rossoSpara a Giorgia”, seguita dalla stella a 5 punte e la firma delleBr”, sui muri esterni della sede di Busto Arsizio della Lega. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos della Questura di Varese, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori della scritta, analoga a quella comparsa una settimana fa sul lungomare di Pietrasanta, in Toscana.

Per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è trattato di un’azione “inaccettabile e pericolosa, da condannare con forza, per evitare che una becera scritta si trasformi in qualcosa di molto più grave”.

Non è la prima volta che la sede della Lega di Busto Arsizio viene presa di mira. Sul portone della sezione di via Culin, lo scorso 31 ottobre, erano stati fatti degli schizzi di vernice rossa. Qualche giorno dopo, su una parete del Municipio, in via Fratelli d’Italia, era apparsa la scritta “Fasci appesi”.

Non è più goliardia ma sono minacce gravi alla presidente del Consiglio, segno di un clima intollerabile”, sostiene il segretario della Lega di Busto Arsizio, Alessandro Albani, che ha denunciato la scritta alle forze dell’ordine “nella speranza che individuino gli autori e che nei loro confronti possano essere presi provvedimenti esemplari”.

A scoprire l’ultima scritta è stato Vincenzo Marra, consigliere comunale della Lega a Busto Arsizio, che sottolinea come “già in passato c’erano stati atti vandalici verso la sede”. Marra racconta: “verso le 18.30 mi sono recato in sezione perché avevamo una riunione e ho trovato la scritta: il segretario ha contattato la polizia per poi fare la denuncia”.

Condanno questo gesto perché fa pensare a un clima d’odio che c’è da parte di persone che vedono negativamente la Premier e il governo di centrodestra e cerca, anziché parlare e dialogare con le forze politiche, di esprimersi con odio: atti del genere comunque portano a un clima di violenza”, aggiunge Marra, ricordando che “in passato era comparsa una scritta ‘fasci appesi’ sulla facciata del palazzo del Comune”. Il consigliere ribadisce inoltre che la sede era già stata imbrattata con vernice rossa su porta e muro.

Dura anche la presa di posizione del ministro della Difesa Guido Crosetto: “Una nuova scritta minacciosa rivolta alla Presidente Meloni; un altro gesto grave e inaccettabile, che contribuisce ad alimentare un clima sempre più teso e pericoloso. Da tempo assistiamo ad una deriva preoccupante, con un linguaggio che varca i confini del confronto democratico e scivola nell’odio ideologico. Nessuna critica politica, per quanto aspra, può mai giustificare minacce o istigazioni alla violenza. La storia del nostro Paese ci insegna quanto sia rischioso abbassare la guardia di fronte a segnali di questo tipo. Come Istituzioni e come cittadini abbiamo il dovere di condannare con decisione ogni forma di violenza politica. Esprimo la mia piena solidarietà al Presidente Meloni: intimidazioni e gesti vili non fermeranno chi serve l’Italia con responsabilità”.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x