06 Ottobre 2025
“Quanto sta accadendo a Francesca Barra non è una questione di dissenso politico o di divergenza ideologica: è un attacco frontale ai principi fondamentali della nostra democrazia. Francesca ha dimostrato in ogni occasione, anche con la sua partecipazione personale e familiare alle manifestazioni, di essere vicina ai temi sociali e umanitari che le sono cari, come la missione in mare e la causa palestinese. Ma proprio questa sua onestà intellettuale e la sua trasparenza vengono ora utilizzate per trasformarla in bersaglio”. Lo dichiara il capogruppo di Orgoglio lucano – Italia Viva in Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese in relazione agli attacchi con non velate minacce fisiche subiti in queste ore dalla giornalista lucana.
Polese sottolinea: “Siamo di fronte a un paradosso grottesco. Una giornalista, che ha avuto il coraggio di raccontare in prima persona temi sensibili, viene ora attaccata sui social per aver fatto, con assoluto rigore professionale, il suo dovere: documentare i fatti di cronaca, inclusi gli episodi di violenza compiuti da una minoranza dopo una mobilitazione pacifica. È un dovere civico – prosegue Polese - e giornalistico raccontare la realtà nella sua interezza. Non si può accettare che a fronte di un racconto giornalistico si scateni una rabbia cieca e pericolosa che sfocia nelle minacce di morte e nell’incitamento all’odio. Le minacce dirette a Francesca Barra e a Roberto Poletti, che insinuano la possibilità che ‘possa accadere qualcosa’, sono di una gravità inaudita e richiedono la massima attenzione delle autorità competenti”.
Il consigliere regionale Polese conclude con un appello: “La libertà di informazione e il diritto di cronaca non sono negoziabili. Non permetteremo che il dibattito pubblico venga soffocato dalla violenza verbale e dall’odio online. Dobbiamo isolare chi usa il dissenso come pretesto per insultare e intimidire. La Basilicata e le istituzioni democratiche sono al fianco di Francesca Barra e di tutti i professionisti dell’informazione che, come lei, lavorano per la verità e la lucidità. La povertà di argomentazioni fatta di insulti e minacce non cambia il mondo; lo allontana dalla ragione”.
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