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Volodymyr Zelensky al Forum TEH Ambrosetti di Cernobbio, ovvero dell'abisso che si spalanca davanti a tutti noi

Volodymyr Zelensky viene accolto come un eroe al Forum Ambrosetti. Dimostrazione lampante della volontà della finanza internazionale di scatenare la guerra

06 Settembre 2025

Vladimir Zelensky

Foto Imagoeconomica

Un paio di settimane fa, un noto quotidiano ha titolato “Putin bombarda l'Europa”. Per “bombarda” s'intendeva un attacco portato da droni – ben diverso dal bombardamento di Belgrado. Per Europa, s'intendeva Kiev. Il labile confine tra una menzogna spudorata e un'ardito parallelismo consente simili porcate. Del resto, io sono stato cacciato da un noto quotidiano per avere scritto la verità (mercenari polacchi combattono in Ucraina) ma nessuno è stato cacciato – o sanzionato dall'Ordine – per una spudorata menzogna a favore della narrazione filo ucraina.

La guerra – quella vera, con morti, feriti e mutilati – si combatte al fronte. Qui ci si gingilla con titoli sensazionalistici che vogliono provocare l'indignazione del lettore, prepararlo a morire per la causa (che sia la difesa dell'Europa dal nuovo Hitler, l'esportazione dei valori democratici o la lotta al terrorismo).

Il nemico è il male assoluto, non esiste possibilità di confronto. Deve pensarla come impone quel giornale o ricevere ciò che merita: la morte.

Un simile ritorno alla barbarie ha precedenti storici. Hermann Hesse scrisse giusto un Secolo fa: “Due terzi dei miei concittadini leggono questa razza di giornali, leggono mattina e sera queste parole, vengono lavorati ogni giorno, esortati, aizzati, resi cattivi e malcontenti, e la fine di tutto ciò sarà di nuovo la guerra, la guerra futura che sarà probabilmente più orrenda di quella passata.

Tutto ciò è semplice, limpido, tutti potrebbero capire e arrivare in un'ora di riflessione al medesimo risultato. Ma nessuno vuol riflettere, nessuno vuol evitare la prossima guerra, nessuno vuol risparmiare a sé e ai propri figli il prossimo macello di milioni d'individui. Rifletterci un'ora, chiedersi un momento fino a qual punto ognuno è partecipe e colpevole del disordine e della cattiveria del mondo: vedi, nessuno vuol farlo. E così si andrà avanti e la prossima guerra è preparata giorno per giorno con ardore da molte migliaia di uomini”. (Il lupo della steppa).

E' vero: “... tutti potrebbero capire e arrivare in un'ora di riflessione al medesimo risultato”.

Eppure, Volodymyr Zelensky viene accolto come un eroe al Forum TEH Ambrosetti di Cernobbio. Dimostrazione lampante della volontà della finanza internazionale di scatenare la guerra. Quella vera, con morti, feriti e mutilati italiani.

Nonostante le voci dei più autorevoli intellettuali italiani invitino alla ragionevolezza, nonostante gli sforzi di tutti noi che abbiamo capito che la guerra serve a mascherare il fallimento del mondo plasmato negli ultimi cinquant'anni dagli economisti.

Servirebbe un uomo di pace, una personalità di spicco, carismatica, popolare. Soltanto un uomo come il Mahatma Gandhi potrebbe levare la propria voce contro le menzogne strumentali, la propaganda, l'idiozia di questi servi del potere. Perché – non di rado – un solo uomo ha cambiato il corso della Storia, riuscendo laddove migliaia avevano fallito. E' l'eterna speranza dell'umanità nel miracolo, nel Salvatore, nell'intervento esterno provvidenziale.

Io però sono agnostico, temo il peggio.

di Alfredo Tocchi, 6 settembre 2025

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