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Lavagna, pazienti narcotizzati per riposare durante il turno in pronto soccorso, trovate tracce di ansiolitici

Nei guai sono finite due infermiere, già sospese dall'ospedale. Ora i campioni di sangue prelevati dai Nas saranno analizzati da un laboratorio di Pavia

28 Maggio 2025

Lavagna, pazienti narcotizzati per riposare durante il turno in pronto soccorso, trovate tracce di ansiolitici

Manca solo il risultato delle analisi effettuate sui cinque pazienti ricoverati all’Obi di Lavagna una settimana fa, quando i carabinieri del Nas hanno effettuato il blitz al pronto soccorso lavagnese che ha messo nei guai due infermiere, accusate di narcotizzare i pazienti più problematici del pronto soccorso per non doverli gestire durante il turno di notte. Nei laboratori di Sarzana, dove sono stati inviati i campioni di sangue prelevati agli ammalati, sono stati effettuati i primi rilievi legati alle concentrazioni di bianzodiazepine presenti nel loro sangue, ma non bastano. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura, vogliono capire se ai pazienti possano essere stati somministrati degli antipsicotici.

Il laboratorio sarzanese cnon è in grado di effettuare questo tipo di tracciamento. Si è deciso così di inviare i campioni ad un tecnologico centro di analisi di Pavia, che eseguirà i rilievi in sei giorni circa. Sul resto dell’indagine, in questi giorni, vige il più stretto riserbo. Nonostante questo, i risultati sulle concentrazioni di bianzodiazepine nel sangue dei cinque pazienti avrebbero sottolineato alcuni aspetti da chiarire, soprattutto legati alle condizioni di due dei cinque pazienti. Dopo le perquisizioni avvenute una settimana fa in ospedale e nelle abitazioni delle operatrici – sono stati acquisiti alcuni campioni di sangue a pazienti sospetti di essere stati sedati proprio in questi giorni – i carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Longo e diretti dal colonnello Daniele Quattrocchi stanno realizzato una sorta di censimento per ricostruire il numero dei pazienti che potenzialmente possono essere stati narcotizzati. I militari hanno ricostruito come le due infermiere sotto indagine (devono rispondere di sequestro di persona, abbandono di persone incapaci, esercizio abusivo della professione medica) hanno svolto da febbraio (quando è scattata l’inchiesta) ad oggi una notte ogni quattro giorni. L’ipotesi è che le due possano aver sedato più di una decina di pazienti ricoverati nell’ospedale di Lavagna. Ovviamente gli inquirenti devono accertare caso per caso, per cui gli accertamenti dureranno ancora diversi giorni.

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