09 Maggio 2025
Prevost, Papa Leone XIV, fonte: imagoeconomica
Prevost e gli "abusi sessuali insabbiati". Sono diverse le accuse che deve affrontare il nuovo Papa Leone XIV. Pochi giorni fa, la SNAP (Survivors Network of those Abused by Priests) ha denunciato in Vaticano l'ex cardinale Prevost per presunto insabbiamento di abusi sessuali commessi da sacerdoti. Nel 2024 tre sorelle hanno accusato il neo Papa di aver gestito male le loro accuse nei confronti di due sacerdoti (Eleuterio Vásquez Gonzáles e Ricardo Yesquen), che si sarebbero resi protagonisti di abusi sessuali quando erano minorenni. Ma c'è anche un altro caso, e risale al 2000, quando Prevost era priore provinciale dell’ordine di Sant’Agostino a Chicago, negli Stati Uniti. Il pontefice avrebbe autorizzato il trasferimento del sacerdote James Ray, già accusato di abusi sui minori, in un convento di frati agostiniani vicino a una scuola elementare cattolica. Una scelta che sollevò non poche critiche.
Partiamo dal caso più recente: Secondo la versione della diocesi di Chiclayo, nell’aprile del 2022 Prevost incontrò le tre donne, ascoltò le loro storie e le incoraggiò a presentare una denuncia alle autorità civili peruviane. Allo stesso tempo aprì un’indagine ecclesiastica, i cui risultati furono mandati al dicastero per la Dottrina della fede, l’organo della Chiesa che si occupa anche di promuovere e tutelare la dottrina cattolica. Nella stessa comunicazione la diocesi sosteneva che l’indagine civile fosse stata archiviata per mancanza di prove e superamento dei termini di prescrizione.
L'altra vicenda, quella di Chicago, è meno recente e risale al 2000, 25 anni fa. Prevost avrebbe infatti dato l'ok al sacerdote James Ray, accusato di abusi sessuali, a vivere in un convento di frati agostiniani. Fin qui probabilmente nulla di eclatante, se non che la residenza era situata vicino ad una scuola elementare cattolica. In seguito, il cardinale e arcivescovo metropolita di Chicago Blase Cupich, avrebbe detto che quel convento non era una residenza appropriata per sacerdoti accusati di abusi.
Nel 2000 a Ray era stato vietato di celebrare messa già da nove anni: aveva ammesso di aver portato nel proprio letto almeno uno dei ragazzini che lo avevano accusato.
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