04 Aprile 2025
Una donna è stata violentata e accoltellata a Trento da un tunisino di 30 anni che si è introdotto nella sua abitazione. La donna è riuscita a reagire telefonando a un amico che si è subito precipitato a casa della vittima mettendo in fuga l'uomo. Durante la fuga, il tunisino ha gettato via il coltello, ma i carabinieri del nucleo radiomobile l'hanno bloccato, trovandogli addosso anche cellulare, documenti e contanti che aveva rubato alla donna, e lo hanno arrestato con l’accusa di violenza sessuale, lesioni aggravate e rapina.
È successo nel quartiere di San Martino, a Trento. Nella serata di ieri, in via Malvasia, una donna è stata vittima di una brutale aggressione all'interno della propria abitazione. L'aggressore, un cittadino tunisino di 30 anni, l'ha costretta a subire ripetuti abusi sessuali sotto la minaccia di un coltello, ferendola e derubandola prima di darsi alla fuga.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l'uomo si sarebbe introdotto con la forza nell'abitazione della vittima, imponendole ripetuti rapporti sessuali e utilizzando un'arma bianca per minacciarla e procurarle lesioni. La donna, nonostante lo shock e la violenza subita, è riuscita a chiedere aiuto telefonicamente a un conoscente. L'intervento tempestivo di quest'ultimo ha messo in fuga l'aggressore, che, nel tentativo di dileguarsi, si è disfatto del coltello usato per il crimine.
Immediatamente allertati, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Comando Compagnia di Trento si sono messi sulle tracce del fuggitivo. L'uomo è stato individuato e fermato dagli agenti intervenuti sul posto, grazie alla segnalazione ricevuta al Numero Unico d’Emergenza 112. Durante la perquisizione, il soggetto è stato trovato in possesso di cellulari, documenti e denaro contante sottratti alla vittima.
L’arrestato è stato condotto presso il carcere di Spini di Gardolo dopo le formalità di rito, in attesa di ulteriori provvedimenti giudiziari. La vittima, soccorsa immediatamente, è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara di Trento per ricevere le cure necessarie.
L'episodio ha destato profonda indignazione e preoccupazione tra i residenti del quartiere, che chiedono maggiore sicurezza e controlli più serrati. Le forze dell’ordine continuano le indagini per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell'accaduto e verificare eventuali precedenti del sospettato.
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