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Cassazione: "Nessun legame tra Berlusconi, Dell'Utri e Cosa Nostra", la figlia dell'ex premier Barbara: "Fine della persecuzione"

La Suprema Corte ha respinto il ricorso presentato dalla Procura Generale di Palermo contro la decisione della Corte d’appello che ha rigettato la richiesta di sorveglianza speciale e della confisca dei beni nei confronti di Marcello Dell’Utri e dei suoi familiari

22 Ottobre 2025

Cassazione: "Nessun legame tra Berlusconi, Dell'Utri e Cosa Nostra", la figlia dell'ex premier Barbara: "Fine della persecuzione"

Dell'Utri e Berlusconi, fonte: imagoeconomica

Una sentenza pronunciata dalla Suprema Corte di Cassazione mette un punto definitivo al presunto legame tra l’ex premier Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Cosa Nostra. Una tesi smentita dai giudici nei tre gradi di giudizio. La Procura di Palermo sosteneva che il patrimonio accumulato dall’ex senatore di Forza Italia derivasse da attività illecite e di stampo mafioso.

Cassazione: "Nessun legame tra Berlusconi, Dell'Utri e Cosa Nostra"

La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla Procura Generale di Palermo contro la decisione della Corte d’appello che ha rigettato la richiesta di sorveglianza speciale e della confisca dei beni nei confronti di Marcello Dell’Utri e dei suoi familiari. Secondo i giudici "non è risultata, a oggi, mai processualmente provata alcuna attività di riciclaggio di Cosa Nostra nelle imprese berlusconiane, né nella fase iniziale di fondazione del gruppo né nei decenni successivi". La sentenza, dunque, esclude e scioglie qualsiasi dubbio relativo a una possibile attività illecita tra Berlusconi e la mafia siciliana. Così i giudici di secondo grado: "È indimostrata e illogica la tesi secondo la quale Berlusconi avrebbe versato somme di denaro a Dell’Utri per ottenere il suo silenzio sull’esistenza di indimostrati accordi con Cosa nostra".

Il rapporto tra Berlusconi e Dell’Utri

Il rigetto della Corte Suprema coinvolge anche i familiari dell’ex senatore Marcello Dell’Utri verso cui la Procura Generale aveva chiesto sorveglianza speciale e confisca dei beni. In precedenza, anche il Tribunale di Palermo si era espresso smentendo le ricostruzioni della procura sul presunto silenzio di Dell’Utri pagato da Silvio Berlusconi: "Tale conclusione, oltre che estremamente semplicistica e indimostrata, si scontra con la successiva evoluzione dei rapporti fra i due e con il più volte rinnovato senso di amicizia e riconoscenza mostrato da Berlusconi nei confronti di Dell’Utri e posto alla base degli ingenti flussi finanziari veicolati in suo favore".

Solidarietà dalla politica

In merito alla sentenza, il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha pubblicato un post su Facebook commentando: "Non è mai esistito alcun legame tra Berlusconi, Dell’Utri e Cosa nostra. Per anni abbiamo assistito a un accanimento giudiziario strumentalizzato dai nostri avversari. Oggi si cancellano anni di menzogne e calunnie, si rende giustizia alla memoria di un grande italiano".

A mostrare solidarietà a Berlusconi e alla sua famiglia anche il presidente dei senatori azzurri Maurizio Gasparri che sostiene: "La decisione della Suprema Corte smentisce una volta per tutte ricostruzioni fantasiose e faziose. La sentenza toglie ogni alibi a chi ha costruito per anni una narrazione giudiziaria e giornalistica per colpire Forza Italia e il suo fondatore. Si chiude un ciclo di propaganda e falsità".

Per la figlia Barbara si tratta della "fine della persecuzione".

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