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Inchiesta urbanistica a Milano, l'assessore alla Casa Guido Bardelli rassegna le dimissioni, trovate chat: "Dobbiamo far cadere questa giunta"

L'arrestato per corruzione, falso e depistaggio Giovanni Oggioni non risponde al gip

07 Marzo 2025

Guido Bardelli

Fonte: X @danielhazan

Ha rassegnato le dimissioni Guido Bardelli, assessore alla Casa del Comune di Milano, dopo l'inchiesta urbanistica che ha portato all'arresto di Giovanni Oggioni, ex vicepresidente della Commissione paesaggio del Comune di Milano.

Le chat intercettate di Bardelli: "Far cadere la giunta di Sala"

L'assessore alla Casa del Comune di Milano, Guido Bardelli, ha avuto questa mattina un colloquio a Palazzo Marino con il sindaco Giuseppe Sala in qui ha manifestato l'intenzione di rimettere l'incarico a lui affidato. Bardelli parlerà al Consiglio Comunale lunedì 10 marzo per spiegare la sua posizione e formalizzare le sue dimissioni. L'assessore alla Casa del Comune, non indagato, è finito al centro del polverone mediatico a causa di alcune intercettazioni all'interno dell'ordinanza che ha poi portato all'arresto di Giovanni Oggioni. 

Bardelli è stato nominato assessore alla casa del Comune di Milano nel luglio 2024. Le chat private intercettate risalirebbero invece al dicembre 2023, quando Guido Bardelli era ancora un "semplice" avvocato. In questi messaggi scambiati con Oggioni all'epoca, l'assessore avrebbe criticato i pm sulle inchieste urbanistiche che stavano conducendo e la stessa amministrazione di Giuseppe Sala, in merito alla quale avrebbe detto: "Dobbiamo far cadere questa giunta".

Oggioni si dichiara "estraneo ai fatti"

Per quanto riguarda Oggioni, arrestato nell'inchiesta urbanistica per corruzione, falso e depistaggio, si è avvalso della facoltà di non rispondere e si è dichiarato "estraneo a questi discorsi, come configurati dai pm". La difesa rappresentata da Giovanni Brambilla Pisoni, ha fatto sapere che l'ex dirigente "non sta bene per niente, è molto depresso, non è nelle migliori condizioni per far fronte a questa situazione".

L'inchiesta che ha portato all'arresto di Oggioni e poi allo stop del decreto Salva-Milano, aveva rilevato la presenza di un "sistema" volto a "facilitare il rilascio di titoli edilizi illeciti e di realizzare operazioni immobiliari altamente speculative" in cui sarebbero coinvolti membri della Commissione per il Paesaggio, operatori economici, progettisti privati e soggetti interni del Comune di Milano.

La difesa ha negato l'esistenza di tale "sistema Oggioni" e si è detta pronta, dopo la lettura degli atti d'accusa, a "depositare una memoria o far sottoporre l'indagato a un interrogatorio", e sta lavorando per la "revoca dei domiciliari" da chiedere probabilmente allo stesso gip senza ricorrere al Riesame. 

Il Comune di Milano: "Non interrompiamo il percorso della Casa"

Da Palazzo Marino sono arrivati gli aggiornamenti sulle azioni da intraprendere. Il sindaco Giuseppe Sala "valuterà alternative possibili", ha fatto sapere il Comune, "al fine di non interrompere il percorso" tracciato sul Piano Casa, che risulta "estremamente rilevante per la città di Milano ed è necessario garantire continuità nelle attività che si stanno portando avanti".

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