20 Novembre 2024
Era stato massacrato a calci e pugni durante una lite tra clochard in piazza Manzoni nel quartiere genovese di San Fruttuoso. Era agosto del 2022. Martedì è morto dopo due anni e tre mesi di agonia. Senza mai essersi ripreso dal coma in cui era precipitato il giorno dell’aggressione. Ma ora la morte di Harjit Singh, senzatetto indiano di 49 anni deceduto ieri nel reparto di rianimazione del Villa Scassi, rischia anche di diventare un caso destinato a fare giurisprudenza. Perché mentre il clochard lottava tra la vita e la morte in un letto di ospedale, la giustizia ha fatto il suo corso. E il suo aggressore, Giovanni Meduri, ex operaio sessantenne di Genova senza fissa dimora, individuato al termine delle indagini dagli agenti della squadra mobile, è stato regolarmente processato e condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione, con sentenza passata in giudicato. E però il reato per il quale sta scontando la pena Meduri è tentato omicidio e non omicidio.
Harjit Singh era ancora vivo all’epoca della definizione giuridica della vicenda. Cosa succederà ora? La Procura sta valutando come precedere. Anche se, però, ha già fatto la prima mossa. Il pubblico ministero Gabriella Marino ha notificato in queste ore all’avvocato difensore di Meduri un nuovo avviso di garanzia. L’uomo ora è accusato di omicidio volontario. La contestazione è stata messa nero su bianco per permettere di eseguire l’autopsia sulla salma dell’uomo, prevista lunedì 25 novembre all’istituto di medicina legale dell’ospedale San Martino e affidata al medico Francesca Ventura. L’accertamento dovrà chiarire se vi sia un legame diretto fra le lesioni subite all’epoca dei fatti e il decesso. Oppure se la morte possa essere in qualche modo riconducibile a errori durante il percorso terapeutico.
L’avvocato di Meduri invece fa appello al ne bis in idem processuale. E cioè il principio che sancisce il divieto di giudicare un imputato - assolto o condannato in via definitiva - per lo stesso fatto, anche se considerato diversamente per titolo, grado o circostanze. Il fatto al centro dell’inchiesta si era verificato nell’agosto del 2022. Gli agenti delle volanti erano intervenuti nei giardini di piazza Manzoni su segnalazione di alcuni clochard che avevano denunciato di essere stati aggrediti. Durante l’intervento Harjit Singh era stato trovato a terra, privo di sensi e ferito alla testa. Si era immediatamente intesa la gravità della situazione, tanto che l’indiano era stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Martino in codice rosso. La vittima era entrata in coma senza mai riprendersi. E però gli accertamenti della sezione omicidi della Mobile avevano permesso in breve di individuare il presunto autore del pestaggio: un altro clochard. Giovanni Meduri veniva arrestato a metà ottobre con l’accusa di tentato omicidio. A tradirlo un filmato delle telecamere di sorveglianza della zona che avevano ripreso l’aggressione e permesso di identificare Meduri. Riconosciuto soprattutto per la capigliatura “a chierica” e per le scarpe da ginnastica bianche.
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