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Inchiesta dati rubati, chi sono gli spiati da Paolo Scaroni del Milan a Gorno Tempini di CdP, da Alex Britti a Letizia Moratti

La presunta associazione per delinquere, al centro dell'inchiesta milanese sui dossieraggi, avrebbe agito con accessi “abusivi” a banche dati strategiche godendo "di appoggi di alto livello, in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e quello dei servizi segreti, pure stranieri"

27 Ottobre 2024

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fonte: imagoeconomica.it

Da banchieri a vertici di società legate al ministero dell’Economia, da giornalisti a politici a Vip, sono tantissime le personalità "spiate" attraverso gli accessi “abusivi” a banche dati strategiche nella presunta attività di dossieraggio che vedeva tra le persone coinvolte il presidente della Fiera di Milano, Enrico Pazzali, l’ex poliziotto Carmine Gallo e diversi appartenenti alle forze dell’ordine ancora in attività, come il maresciallo della Guardia di Finanza Giuliano Schiano, operativo della Dia nella sezione di Lecce.

La presunta associazione per delinquere, al centro dell'inchiesta milanese sui dossieraggi, gode "di appoggi di alto livello, in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e quello dei servizi segreti, pure stranieri" e gli indagati "spesso promettono e si vantano di poter intervenire su indagini e processi", come si legge negli atti del pm della Dda Francesco De Tommasi, che spiega che il gruppo riconducibile alla società Equalize ha una struttura "a grappolo": ogni "componente" e "collaboratore" ha a sua volta "contatti nelle forze dell'ordine e nelle altre pubbliche amministrazioni" con cui "reperire illecitamente dati".

Inchiesta dati rubati, chi sono gli spiati

Tra gli obiettivi della presunta associazione a delinquere c’erano Paolo Scaroni, ex ad di Eni e presidente del Milan, Giovanni Gorno Tempini, ex presidente di Fiera Milano e numero uno di Cassa Depositi e Prestiti nonché , il banchiere Massimo Ponzellini, ex presidente di Bpm, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il figlio GeronimoGinevra Csillaghy Furstenberg, figlia di Virginia, nipote di Gianni Agnelli, i giornalisti Giovanni Pons di Repubblica, Gianni Dragoni de Il Sole 24Ore e Andrea Deugeni di Milano Finanza, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, Simona Gelpi di Autogrill, Letizia Moratti candidata alla presidenza della Regione Lombardia, il giornalista Guido Rivolta, la manager di relazioni pubbliche Giuliana Paoletti, il cantante Alex Britti

Con il materiale trafugato (e parzialmente ritoccato) gli hacker avrebbero confezionato "relazioni" di cui Pazzali "faceva ulteriore uso nei suoi rapporti con Paoletti e con Daniela Santanchè", con Paoletti per rimproverarla di "aver parlato male di lui"; con la ministra del Turismo il 24 gennaio 2023 per "screditare Rivolta e tentare di boicottarne" le voci di "nomina nello staff del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni". A volte Pazzali avrebbe commissionato ricerche (esaudite da Gallo con illeciti sulla banca dati Sdi) per conto altrui. Come quando nel luglio 2022 gli avrebbe detto di vedere se su Simona Gelpi di Autogrill "ci sia mai qualche roba con Berlusconi", richiesta che avrebbe detto "mi arriva dalla Ronzulli (Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, ndr), mi fa un po’ paura".

Simona Gelpi ha iniziato la sua carriera nel Gruppo Pirelli, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in importanti società tra cui Carrefour, Autogrill e Barilla, occupandosi di comunicazione corporate, istituzionale, digitale e finanziaria. E' diventata direttrice della Corporate Communication & Institutional Relations presso Alfasigma, una delle principali società farmaceutiche multinazionali di origine italiana.

Altre volte Pazzali avrebbe lavorato per sé, come quando nell’agosto 2022 avrebbe chiesto a Gallo se ci siano "cose in corso", cioè per il pm "informazioni compromettenti che possano escludere Paolo Scaroni", presidente del Milan, ex n.1 di Eni e Enel, "dalla corsa verso la nomina ad a.d. della società Milano-Cortina 2026" per le Olimpiadi invernali.

Poi ci sono i grandi gruppi: quando i manager interni della petrolifera Erg avrebbero voluto sapere nel 2023 se alcuni dipendenti sfruttino in Borsa notizie dell’azienda, in cambio di una parcella di 143.000 euro i tecnici di Equalize inoculano un virus-trojan e parte "un’intercettazione indiscriminata e occulta di tutte le comunicazioni e conversazioni dei dipendenti, anche quelle intime e personali su WhatsApp": tutto "nella piena e condivisa consapevolezza" di manager Erg (come il capo della tecnologia Danilo Greco o il responsabile risorse umane Giorgio Coraggioso) attenti solo a "concordare le modalità formali attraverso cui “camuffare” le operazioni illecite”" secondo le indicazioni giuslavoristiche dello staff legale aziendale. L’allora capo della Security del colosso alimentare Barilla, Maurizio D’Anna, a fine 2022 avrebbe "commissionato un’acquisizione illecita di tabulati telefonici di alcuni dipendenti con il proposito di verificare se qualcuno tra loro avesse passato informazioni sul management al giornalista" Andrea Deugeni di Milano Finanza.

Alla "banda" si sarebbe rivolto anche Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica Leonardo, per provare a intercettare la fidanzata. Al centro dell'inchiesta che riguarda lui ci sarebbe anche un presunto "dossier sessuale falso fatto per screditare il fratello". Tra i “clienti” ci sarebbero stati anche manager di Barilla ed Erg, il colosso dell’energia della famiglia Garrone.

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