24 Settembre 2024
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Samuel, il padre dei due bambini sepolti nel giardino di Vignale di Traversetolo dalla mamma Chiara Petrolini ha dichiarato di sentirsi in “un film terribile” e che: “Appena le procedure lo permetteranno vorrei riconoscere i miei bambini, dargli un nome e organizzare una cerimonia”. Il ragazzo, ancora sotto shock dopo la tragica scoperta, ha espresso la volontà di poter dare un giusto addio ai piccoli celebrando loro un funerale.
In seguito alla scoperta che uno dei due piccoli, precisamente il secondo, era nato vivo, la Procura di Parma aveva disposto per lui l'iscrizione all'anagrafe del Comune, in attesa che l'esame autoptico accerti se anche il primo neonato fosse nato vivo. In previsione di un mancato accordo tra i due genitori sulla scelta del nome sarà la stessa Procura a prendersene carico.
Il padre Samuel ha riferito, tramite la sua avvocata Monica Moschioni, di sentirsi “completamente frastornato”. Il ragazzo era stato tenuto completamente allo scuro sia delle gravidanze sia dei parti, avvenuti in completa solitudine dalla ragazza, nonostante la sua relazione stabile con Chiara Petrolini, ora agli arresti domiciliari. Un'amica di lei aveva descritto il loro rapporto sentimentale come “assolutamente tranquillo”.
Il dubbio su chi sia realmente la ragazza 22enne studentessa di Giurisprudenza, babysitter e volontaria a centro estivo locale attanaglia tutti coloro che l'hanno conosciuta, in particolare il suo ex fidanzato Samuel: “Non ho ancora realizzato cosa sia successo e soprattutto non so più chi ho conosciuto, chi era Chiara”. L'insospettabile “brava ragazza” avrebbe deciso sin da subito, secondo un documento rilasciato dalla Procura di Parma, che il bimbo partorito lo scorso 7 agosto “non avrebbe avuto nessuna chance di vita”. Infatti, dopo il parto e il seppellimento del cadavere Chiara era partita per una vacanza a New York programmata da tempo.
La comunità di Traversetolo si prepara a dare l'addio ai due neonati, strappati alla vita poco dopo la nascita. Il primo cittadino, Simone Dall'Orto, si è attivato per comprendere quale dei due genitori dovrà iscrivere i piccoli all'anagrafe del Comune, e preoccuparsi sia dell'atto di nascita si di quello di morte. Il padre 21enne, nonché ex di Chiara Petrolini, vuole farsene carico personalmente, presentandosi come padre di fronte agli uffici comunali.
Per il momento, però, non ci sono ancora documenti che attestino ufficialmente Samuel come padre dei due bambini. Come ha spiegato l'avvocata di Samuel, Monica Moschioni: “Su molti aspetti abbiamo saputo gli sviluppi dalla stampa”. Inoltre, ha sottolineato ulteriormente “l’estraneità del suo assistito” dalla tragica vicenda. Era emerso, infatti, che la notte dopo il parto, il giovane aveva dormito con Chiara nella stessa camera da letto dove qualche ora prima aveva dato alla luce e ucciso - non bloccando il cordone ombelicale appena reciso – il loro bimbo. “Servirebbe un po’ di rispetto intorno a Samuel e per questa storia. Questo deve essere il tempo della riflessione e del dolore”, ha concluso l'avvocata.
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