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Omicidio Giulia Cecchettin, iniziato il processo a Filippo Turetta: il giovane non è in aula e rischia l’ergastolo

Turetta deve rispondere di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, stalking e occultamento di cadavere

23 Settembre 2024

Omicidio Giulia Cecchettin, arrestato in Germania Filippo Turetta: era a bordo della sua auto

Filippo Turetta, Fonte: Facebook @Quarto Grado

Inizia oggi il processo per Filippo Turetta, reo confesso dell'omicidio di Giulia Cecchettin. Il giovane rischia l'ergastolo ed è possibile che non si presenti mai in aula di tribunale, anche se il suo avvocato asserisce il contrario. Turetta deve rispondere di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, stalking e occultamento di cadavere. "Farò in modo di partecipare al processo solo quando è necessario, spero che finisca presto", avrebbe detto il 22enne. "Il mio pensiero va alla mia famiglia, a mio fratello e ai miei genitori, che vengono continuamente fermati dai giornalisti", avrebbe aggiunto Filippo, raccontando inoltre che è stata "infastidita anche la fidanzata di suo fratello".Negli ultimi giorni è stato anche rilasciato il video del suo interrogatorio nel quale ricostruisce passo dopo passo l'uccisione della sua ex fidanzata.

Omicidio Giulia Cecchettin, iniziato il processo a Filippo Turetta: il giovane non è in aula e rischia l’ergastolo

Filippo Turetta a processo. Quest'oggi la prima udienza nella quale l'imputato non è presente in aula. È stato il suo avvocato Giovanni Caruso a consigliargli di non presentarsi. Il legale alla domanda se vedremo mai il suo assistito in tribunale, ha risposto: "È possibile. Ci sarà non ho dubbi, la costituzione delle parti civili. Non posso anticipare nulla di qualcosa che in realtà è destinato ad essere deciso dalla Corte. Sapete qual è stato il mio tono nel corso di questo anno, immaginatevi se mi metto ad anticipare qualcosa adesso".

Quest'ultimo ha anche aggiunto: "Credo che un caso di questo tipo, tragico, che ha interessato i prossimi congiunti di Giulia Cecchettin, debba aiutare la nostra comunità a capire che Turetta merita una pena e non un processo mediatico, e che Filippo Turetta non debba diventare il vessillo di una battaglia culturale contro la battaglia di genere".

Di parere contrario sulla presenza di Turetta la nonna di Giulia Cecchettin, Carla Gatto: "Filippo Turetta avrebbe dovuto metterci la faccia. Sarebbe stato giusto che fosse in aula. Se io fossi Turetta sarei stata presente, nonostante tutto, però ognuno la pensa in modo suo".

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