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Genova, allarme nei vicoli per l'escalation di risse e rapine, forze dell'ordine blindano il centro storico

Regolamento di conti tra la comunità bengalese e una banda di pusher nordafricani: guerriglia a colpi di spranga provoca fuggi fuggi di turisti terrorizzati

26 Agosto 2024

Genova, allarme nei vicoli per l'escalation di risse e rapine, forze dell'ordine blindano il centro storico

Dopo due risse scoppiate a Sottoripa, nel centro storico di Genova, in meno di venti ore e le tensioni tra la comunità bengalese e i pusher nordafricani, polizia e carabinieri hanno intensificato i controlli. Gli agenti delle volanti, con i colleghi del Reparto prevenzione crimine, hanno passato ai raggi x - i luoghi di aggregazione che si trovano sotto i portici, dove l’altro giorno una cinquantina di persone hanno dato vita alla guerriglia urbana che all’ora di pranzo ha rischiato di coinvolgere turisti e passanti. I militari, invece, hanno svolto un servizio straordinario nei caruggi con l’obiettivo di contrastare lo spaccio. La presenza delle divise, oltre all’identificazione di quasi duecento persone (la posizione di alcune delle quali è al vaglio degli inquirenti), ha portato ad arresti e denunce. E a una sorta di tregua che per tutta la giornata ha garantito l’ordine pubblico. Risultati che verranno discussi alla fine di agosto in Prefettura, durante la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Non si tratterà di una seduta straordinaria, perché l’incontro era già stato calendarizzato prima della nuova escalation di violenze. Però, all’ordine del giorno, ci saranno i caruggi e le soluzioni da adottare per renderli sicuri. Quantomeno di giorno.

I poliziotti si sono presentati in via di Sottoripa ieri mattina. E hanno rivolto le loro attenzioni ai negozi e alle gastronomie etniche che si trovano di fronte a piazza Caricamento. Il blitz è frutto degli esposti presentati dagli stessi commercianti della zona che segnalano la presenza di spacciatori e tossicodipendenti nell’area compresa tra via Gramsci, via Sottoripa e via San Luca. Presenza che, secondo l’ipotesi investigativa di chi indaga sulle ultime due risse, ha scatenato gli scontri tra la comunità bengalese e i pusher. Gli agenti hanno verificato la documentazione di sette esercizi commerciali, negozi di telefonia, minimarket, attività di ristorazione e negozi di vicinato. Ma i controlli sono stati estesi anche agli avventori trovati all’interno delle attività. Complessivamente sono state identificate oltre 60 persone. Nessuna denuncia, per ora. Ma gli accertamenti sono ancora in corso.

I carabinieri hanno esteso i controlli al resto del centro storico. Grazie all’impiego dei militari delle stazioni, la scorsa notte sono state arrestate tre persone. E un’altra è stata denunciata a piede libero. In manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, è finito un cittadino di origine senegalese di 25 anni (aveva già l'obbligo di presentarsi in caserma tutti i giorni). Una pattuglia della Maddalena lo ha fermato in via San Luca, e sottoposto a minuziosa perquisizione. In un calzino aveva nascosto dodici dosi di crack; altre dosi di hashish le aveva messe all'interno del portafoglio. La droga è stata sequestrata, mentre il pusher è ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. La stessa pattuglia della Maddalena, in via Mura degli Angeli, ha sorpreso e denunciato un diciottenne con l'accusa di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, oltre che resistenza a pubblico ufficiale. Il secondo arresto, invece, è stato eseguito dai carabinieri di San Teodoro e Scali, che hanno colto in flagrante un ventinovenne di origine tunisina mentre stava compiendo un furto su un'auto parcheggiata. Il terzo arresto, infine, porta la firma del nucleo investigativo di Genova, che ha identificato e ammanettato un quarantenne di nazionalità romena. Nei suoi confronti era stato emesso un mandato di arresto europeo per violazione degli obblighi di assistenza familiare. Adesso si trova nel carcere di Marassi.

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