08 Gennaio 2024
Twitter: @FrancoScarsell2
Papa Francesco nel corso dell’udienza di ricevimento del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno ha toccato vari temi, tra cui la tematiche gender e la maternità assistita. Se la sensazione era quella di una chiesa più vicina al mondo LGBTQ+, le ultime dichiarazioni del santo Padre hanno rimesso quanto meno in discussione le ultime affermazioni da parte del Vaticano.
"La via della pace esige il rispetto dei diritti umani, secondo quella semplice ma chiara formulazione contenuta nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui abbiamo da poco celebrato il 75/o anniversario". Ha esordito così papa Francesco durante l'udienza al Corpo diplomatico. "Si tratta di principi razionalmente evidenti e comunemente accettati. Purtroppo, i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni ideologiche, tra le quali ha un ruolo centrale la teoria del gender, che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali". Il Pontefice ha poi aggiunto: "Tali colonizzazioni ideologiche provocano ferite e divisioni tra gli Stati, anziché favorire l'edificazione della pace".
Tra i temi trattati da Papa Francesco, come detto, c'è stato anche il tema della maternità surrogata e quello dell'utero in affitto, che per Francesco è una pratica "deprecabile". Il santo Padre ha infatti detto che "la via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre". Papa Francesco ha sottolineato il concetto che "un bambino è sempre un dono e mai l'oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica. In ogni momento della sua esistenza, la vita umana dev'essere preservata e tutelata, mentre constato con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati".
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