Venerdì, 05 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Stage di Ustica, l'ammissione del Ministero della Difesa: "7 documenti non ancora declassificati"

Tali documenti sarebbero ancora in attesa del nullaosta necessario per la declassificazione e il versamento

15 Settembre 2023

Strage di Ustica anniversario, Mattarella: "Impegno per la ricostruzione dei fatti"

La tragica vicenda della strage di Ustica, che ha scosso l'Italia nel lontano 27 agosto 1980, è tornata all'attenzione del pubblico grazie a un'intervista di Giuliano Amato. La vicenda è segnata da numerosi interrogativi e teorie sulle cause della caduta del DC9 dell'Itavia, decollato da Bologna e diretto a Palermo, che si presume sia precipitato a causa di un missile. Tra i misteri che circondano questo tragico evento c'è una serie di documenti che potrebbero contenere informazioni cruciali sulla verità di quanto accaduto.

Stage di Ustica, l'ammissione del Ministero della Difesa: "7 documenti non ancora declassificati"

Nell'intervista rilasciata da Giuliano Amato, un maresciallo in congedo assoluto dell'Aeronautica Militare, Giuseppe Dioguardi, ha dichiarato di aver personalmente distrutto alcuni documenti legati a questa vicenda e di essere a conoscenza del luogo fisico in cui si trovano altri documenti che potrebbero finalmente portare alla luce la verità sulla strage di Ustica. Le sue affermazioni hanno suscitato un'onda di interesse e preoccupazione, alimentando la speranza che la verità possa emergere finalmente dopo decenni di mistero.

Il Ministero della Difesa ha fornito dettagli sulla procedura di declassificazione e sullo stato attuale dei documenti legati a Ustica. Nel 2014, è stata condotta una ricognizione degli archivi della Segreteria speciale del Gabinetto del Ministero della Difesa, dove sono stati identificati 1967 atti legati a Ustica. La stragrande maggioranza di questi documenti è stata versata presso l'Archivio centrale dello Stato tra il 2015 e il 2016, ad eccezione di 18 documenti. Undici di questi sono stati consegnati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nel 2020, mentre i restanti sette sono ancora in attesa del nullaosta necessario per la declassificazione e il versamento.

Questa affermazione del Ministero arriva in risposta alle dichiarazioni del maresciallo Dioguardi e cerca di dissipare i dubbi sulla trasparenza del processo di declassificazione dei documenti legati a Ustica.

La direttiva Renzi

La direttiva Renzi, nota come "Direttiva per la declassifica e per il versamento straordinario di documenti all'Archivio centrale dello Stato", ha svolto un ruolo cruciale nel processo di declassificazione dei documenti legati alla strage di Ustica. In base a questa direttiva, tutti i documenti relativi a questa vicenda, indipendentemente dal loro argomento, sono stati declassificati e versati presso l'Archivio centrale dello Stato. Un passo fondamentale per garantire l'accesso pubblico a informazioni rilevanti e per favorire una maggiore trasparenza.

Inoltre, nel corso del 2022, è stato rinvenuto un documento "non classificato" nell'Archivio Lagorio, intitolato così in onore di Lelio Lagorio, che era Ministro della Difesa all'epoca della strage di Ustica. Questo documento, che fornisce una panoramica degli eventi legati a Ustica, è attualmente in fase di versamento presso l'Archivio centrale dello Stato.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x