16 Febbraio 2023
Fonte: Imagoeconomica
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro è indagato per rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio. La Procura di Roma lo interrogherà nei prossimi giorni, forse già domani, sul passaggio di documenti legati all'anarchico Alfredo Cospito a Giovanni Donzelli, parlamentare di FdI che li sfruttò per attaccare alcuni esponenti del Pd.
La Procura di Roma, coordinata da Franco Lo Voi e dall’aggiunto Paolo Ielo, ha inviato ad Andrea Delmastro l'invito a presentarsi, forse già domani, con un legale per essere interrogato nell'ambito del "Caso Donzelli". Delmastro, sottosegretario al ministero della Giustizia, ha fornito al compagno di partito Giovanni Donzelli alcuni documenti riguardanti Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto con il 41bis dapprima a Sassari poi a Milano.
Nelle carte erano riportate delle intercettazioni avvenute in carcere fra Cospito e alcuni deputati del Pd: Serracchiani, Verini, Lai e Orlando. Il 31 gennaio scorso l'onorevole Donzelli ha letto in aula i dialoghi e ha accusato i dem di andare a fare trattative con i terroristi. Molti si sono chiesti che provenienza avessero questi documenti e se Donzelli ne fosse in possesso legittimamente. Le conversazioni erano contenuti in una relazione della polizia penitenziaria al Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) poi recapitata al sottosegretario Delmastro, che ne ha la delega.
Il Guardasigilli Carlo Nordio, interpellato sulla questione, aveva risposto che non era stato commesso nessun illecito perché i documenti non erano coperti né da segreto di Stato né da segreto investigativo. L'ipotesi della Procura è che la diffusione e la divulgazione di quelle informazioni contravvenga il segreto d'ufficio.
Il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli aveva presentato un esposto alla Procura il 2 di febbraio per fare luce sulla questione. Anche secondo lui "quegli atti erano riservati per stessa ammissione del ministero della Giustizia, quindi non c’entra nulla il segreto di Stato né il segreto amministrativo".
Sulle dichiarazioni di Nordio Bonelli ci vede della malizia: "Nelle intenzioni del ministro Nordio c’era una chiara volontà di difendere e salvaguardare politicamente Donzelli e Delmastro che irresponsabilmente avevano diffuso atti del Dap riservati. Si è fatto trascinare in una difesa di ufficio degli esponenti di Fratelli d’Italia."
Commenta così la svolta: "Spiace che a fare chiarezza sulla vicenda di Donzelli e Delmastro non sia stato il ministero della Giustizia ma sia l’autorità giudiziaria". "Ribadisco che a prescindere dall’esito dell’inchiesta giudiziaria il sottosegretario Delmastro e l'onorevole Donzelli si devono dimettere rispettivamente da sottosegretario e vicepresidente Copasir per evidente inadeguatezza e inaffidabilità e non vorrei che dall’inchiesta scaturisse una sconfessione delle tesi del ministro Nordio, perché a quel punto chiederemo conto anche a lui", conclude.
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