17 Luglio 2022
Alessandro Orsini (fonte: Lapresse)
Il Giffoni Film Festival annuncia la presenza fra gli ospiti di Alessandro Orsini e scoppia la polemica. Almeno sui social, dove sono tanti i commenti, per lo più stupiti per la scelta degli organizzatori. A stretto giro arriva la risposta del direttore della kermesse Claudio Gubitosi: "Il pensiero è libero. Chi s'indigna non ci conosce". Orsini si è reso celebre nel corso degli ultimi mesi per le sue posizioni scomode in merito alla guerra in Ucraina. In molti lo definiscono filo-Putin, ma lui preferisce considerarsi semplicemente critico nei confronti dell'atteggiamento occidentale. La sua presenza al Giffoni sicuramente non era prevedibile, anche considerando la natura del festival.
Come forse sperato dagli organizzatori le polemiche sui social sono fioccate in brevissimo tempo. Si sprecano i commenti per lo più negativi sulla scelta. C'è chi invita a "boicottare un'insulsa manifestazione pro crimini di guerra", altri auspicano che Giffoni non riceva più finanziamenti pubblici. Altri attaccano quella che secondo loro è una "finta libertà di opinione per avvelenare le menti". Infine in diversi hanno ricordato le parole di Orsini secondo cui "i bambini possono vivere felici anche sotto una dittatura". Evidente qui il collegamento con il Giffoni, festival notoriamente dedicato alle fasce più giovani d'età.
"Il trambusto che si è sviluppato sui social alla notizia che il Professor Orsini sarà tra gli ospiti di Giffoni mi fa riflettere su due precisi argomenti" - sottolinea in una nota l'organizzatore dell'evento Claudio Gubitosi - Il primo: non tutti conoscono il progetto Giffoni nel suo complesso. [...] Da anni, l’affetto e l’amore che questi ragazzi nutrono per Giffoni ha fatto maturare, crescere e sviluppare sezioni chiamiamole collaterali, riservate non più ai giurati ma a chi vuole continuare a mantenere viva una relazione con un luogo dove potersi esprimere ed essere ascoltati".
E ancora: "Il secondo aspetto è particolarmente sensibile perché, ancora una volta, tutti pretendono di sostituirsi a questa straordinaria gioventù, parlando per loro senza per questo averne la titolarità. Come si fa a dire, oggi, che questi giovani vengono influenzati? La quasi totalità degli invitati, in una forma di cooperazione, viene proprio scelta da loro: è questo il bello di un evento che si costruisce con loro e per loro".
Conclude infine: "Non credo di dover aggiungere altro. Ho letto tanti commenti, spero di aver portato chiarezza"
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia