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Matteo Zuppi, cardinale nuovo presidente Cei: "Report su abusi nella Chiesa entro metà novembre"

Il cardinale nominato nuovo presidente della Conferenza episcopale da Papa Francesco annuncia l'arrivo dello storico documento entro il prossimo 18 novembre

27 Maggio 2022

Il Papa ha deciso: Zuppi nuovo Presidente della Cei

Matteo Zuppi, cardinale e da pochi giorni nuovo presidente della Cei dà un annuncio potenzialmente storico: "Report su abusi nella Chiesa entro metà novembre". La dichiarazione dell'ecclesiastico, scelto da Papa Francesco per guidare la Conferenza Episcopale italiana lo scorso 24 maggio, è arrivata al termine dell'assemblea generale dei vescovi. A pochi giorni dalla nomina, dunque, Zuppi annuncia già l'arrivo di un documento potenzialmente storico per la Chiesa, che faccia il punto sugli abusi e sulle attività di prevenzione portate avanti. Il report dovrebbe vedere la luce entro il prossimo 18 novembre. "Il pensiero è sempre per le vittime, il loro dolore è la prima preoccupazione", ha spiegato il cardinale che ha anche chiarito come le indagini non riguarderanno casi avvenuti nel Novecento, ma dal 2000 al 2021. 

Zuppi, presidente Cei: "Report su abusi nella Chiesa entro metà novembre"

Da quest'anno in poi, però, i report saranno pubblicati con cadenza annuale. Una scelta coraggiosa e dolorosa per la Chiesa italiana, che scaverà a fondo in una delle sue piaghe più note. Scelta che però era diventata non più procrastinabile, come ha spiegato Zuppi: "Ci prenderemo le botte che dobbiamo prenderci, ci prenderemo le nostre responsabilità". A differenza di quanto avviene nella Chiesa francese, le indagini non saranno affidate a una commissione esterna ma avverrà internamente al corpo ecclesiastico.

Parteciperanno però anche istituti universitari di criminologia e vittimologia e ci si avvarrà anche degli archivi dell’ex Sant’Uffizio. “Non c’è nessuna volontà di copertura, è solo un problema di serietà. Non abbiamo interesse a suonarcela e cantarcela da soli, vogliamo una chiarezza vera", ha spiegato il presidente della Cei. Gli abusatori individuati non verranno allontanati ma oltre alla condanna ci sarà un vero e proprio percorso di "accompagnamento: siamo una madre, tuo figlio è sempre tuo figlio”. 

Le accuse delle associazioni contro gli abusi

Zuppi ha anche dedicato un passaggio agli sforzi diplomatici della Chiesa per spingere l'Italia alla ratifica del trattato Onu per il ripudio delle armi nucleari: "Nessuno si può abituare all'idea che si riparli di guerra nucleare, l'adesione al trattato Onu è importante per non abituarsi a tornare a ipotesi che fanno perdere la consapevolezza su cui è nata l'Europa". Ma sulle indagini contro gli abusi nella Chiesa, molte associazioni si ritengono insoddisfatte e vanno all'attacco.

Francesco Zanardi della Rete L’Abuso sostiene che niente di incisivo potrà essere fatto fin quando le indagini non saranno condotte dallo Stato italiano, anche attraverso un'apposita commissione d'inchiesta: "Di fatto sia lo Stato, sia la Chiesa lasciano questi poveri sopravvissuti a sbandare. Questa situazione tra l'altro è unica in Europa". Per Ludovica Eugenio, portavoce del coordinamento Italy Church Too, la Chiesa non ha fornito risposte alla richiesta di creare una commissione d'indagine indipendente: "Il cardinale Zuppi che di passi avanti ne ha fatti parecchi in tanti sensi ma su questo evidentemente non ce ne sarà alcuno", il commento disilluso. 

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