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Covid, Sileri preannuncia la fine del green pass: "Suo superamento? Ne stiamo discutendo"

Il Sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri afferma che il governo sta discutendo l'idea di una fine dell'uso del green pass: "Conteranno i dati", dice. E sull'Ucraina: "In arrivo 10mila profughi, per loro vaccino e tampone"

07 Marzo 2022

Manifestazione di protesta contro il Green pass

Manifestazione di protesta contro il Green pass (fonte: Lapresse)

Il governo da tempo ha annunciato una road-map per il superamento delle restrizioni anti-covid e del green pass, proprio per arrivare al 31 marzo, data di fine stato d'emergenza sanitaria, preparati. È così intervenuto Pierpaolo Sileri sostenendo che al momento "c'è una discussione in atto tra tutte le forze politiche che sostengono il governo sulla gradualità e sui tempi di allentamento delle misure, visto che la situazione epidemiologica continua a migliorare". Ma non ci saranno ancora una volta scelte definibili come politiche, quanto piuttosto si seguiranno i numeri degli scienzati: "Come sempre, si deciderà ascoltando la scienza, valutando i dati epidemiologici e i suggerimenti del Cts: è un metodo di lavoro che sinora ha funzionato, e non vedo la necessità di modificarlo".

Sull'Ucraina

Sileri conferma un'altra volta l'arrivo di profughi dall'Ucraina: "Stiamo parlando di circa 10.000 persone, vedremo nei prossimi giorni se il flusso aumenterà, e di quanto". Sono previste rigide procedure di accesso in Italia: "A tutti i profughi in arrivo verrà fatto il tampone, a tutti verrà offerta la vaccinazione o il richiamo, oltre ovviamente all'accesso completo ai servizi del nostro sistema sanitario: ricordiamo che tra i profughi vi sono tanti soggetti fragili".

E ancora: "Ad ogni profugo – continua - verrà assegnato un codice Stp (Straniero Temporaneamente Presente) che permetterà di registrare non solo la vaccinazione Covid, ma anche le vaccinazioni di base che purtroppo in Ucraina hanno una copertura piuttosto bassa, come dimostrano le recenti epidemie di morbillo e di poliomielite. Il nostro sistema sanitario si prenderà cura di queste persone allo stesso modo dei cittadini italiani".

Conclude: "Il nostro obiettivo per l'immediato è metterli al sicuro dalla guerra - dice - curarli se ne hanno necessità e fornire ad essi la profilassi vaccinale se lo desiderano. In Italia c'è una consistente comunità ucraina, che siamo sicuri contribuirà all'integrazione di queste persone. I rifugiati godono degli stessi diritti e degli stessi doveri dei cittadini italiani, compreso il requisito del green pass per svolgere le attività o fruire dei servizi per i quali è richiesto. Ma il progressivo allentamento e la eliminazione finale delle restrizioni, verso i quali ci stiamo avviando, direi che presto risolverà il problema alla radice”.

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