10 Dicembre 2021
fonte: Twitter @AvvenirediCal
Terremoto al ministero dell'Interno a seguito dell'inchiesta sul caporalato, che vede tra gli indagati anche la moglie dell'ex prefetto e capo del dipartimento immigrazione del Viminale Michele Di Bari: ma chi è Rosalba Bisceglia. Per la donna, al momento indagata dalla Procura di Foggia assieme ad altre 16 persone e titolare di una delle aziende agricole sotto inchiesta, è stato disposto l'obbligo di dimora. Immediatamente dopo la diffusione della notizia, l'ex prefetto Di Bari ha rassegnato le proprie dimissioni, che sono state accettate dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese.
Al momento non si sa molto della 55enne Rosalba Bisceglia, se non che fosse socia amministratrice di una delle dieci aziende agricole del foggiano attualmente sottoposte a controllo giudiziario. La donna è infatti titolare dell'azienda agricola Bisceglia, che produce olio d'oliva nella penisola del Gargano.
Le indagini della Procura di Foggia, condotte dai Carabinieri di Manfredonia e da quelli del Nucleo ispettorato del lavoro di Foggia, avrebbero portato alla luce un diffuso sistema di sfruttamento della manodopera. Sistema messo in piedi dai caporali locali e dai proprietari delle aziende della Capitanata a danno dei numerosi migranti di origine extracomunitaria che lavorano nelle campagne della zona.
Secondo quanto scritto dal gip di Foggia infatti, la moglie dell'ex prefetto "sottoponeva consapevolmente i lavoratori alle condizioni di sfruttamento [...] approfittando del loro stato di bisogno derivante dalle condizioni di vita precarie". Bisceglia avrebbe inoltre dimostrato "elevata 'professionalità' nell’organizzare l’illecito sfruttamento della manodopera". Al momento il gip ha disposto per Bisceglia la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza e dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due volte a settimana.
"Sono dispiaciuto moltissimo per mia moglie che ha sempre assunto comportamenti improntati al rispetto della legalità", queste le prime parole dell'ex prefetto Michele Di Bari alla notizia dell'inchiesta che vede la moglie indagata per caporalato. "Mia moglie, insieme a me - ha poi proseguito Di Bari - nutre completa fiducia nella magistratura ed è certa della sua totale estraneità ai fatti contestati, confidando che presto la misura dell’obbligo di dimora sarà revocata".
Come comunicato dalle Forze dell'Ordine, l'inchiesta "ha preso le mosse dalla diffusa situazione di illegalità radicata nelle campagne del foggiano, non indifferente ai Carabinieri che quotidianamente svolgono servizi di controllo del territorio in quell’area". L'azienda agricola Bisceglia ha la sede peraltro proprio a Mattinata, in provincia di Foggia, luogo di nascita dell'ex prefetto Di Bari.
Verso sera è giunto anche il commento di Gianluca Ursitti, legale di Rosalba Bisceglia, che rispondendo ai microfoni dell'Ansa ha spiegato: "I fatti addebitati alla mia assistita, peraltro molto circoscritti nel tempo e nella consistenza (poiché si sarebbero svolti - in ipotesi - in pochissimi giorni e riguarderebbero una quantità esigua di dipendenti), saranno al più presto chiariti nelle sedi competenti, dove potremo fugare ogni dubbio e, soprattutto, documentare l'assoluta estraneità della mia assistita a qualsivoglia ipotesi di sfruttamento dei lavoratori. D'altra parte, quella dell'azienda è una storia di trasparenza e di legalità con radici antiche. La mia cliente è serena e fiduciosa nell'operato della magistratura".
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