10 Dicembre 2021
Fonte: Ministero dell'Interno
Ecco chi è veramente Michele Di Bari, prefetto di Mattinata, dal 2019 capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno: curriculum e partito. Il suo nome è ora nell'occhio del ciclone in quanto sua moglie risulta indagata assieme ad altre 16 persone per caporalato a Foggia. Le dimissioni di Di Bari sono state rese note dal Viminale a seguito dell'inchiesta della Procura di Foggia denominata 'Terra Rossa'. Per il momento sono scattate le manette per due cittadini stranieri, mentre la moglie di Di Bari è sottoposta all'obbligo di dimora.
Michele Di Bari si è avviato alla carriera di prefetto nel 1990, quando è stato promosso alla qualifica di viceprefetto di Reggio Calabria. Poi è passato alla prefettura di Foggia, dove ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto e di Viceprefetto Vicario. Il suo curriculum poi si arricchisce con altri incarichi prestigiosi, fino alla nomina di Prefetto nel 2001. Questa lo ha visto diventare prefetto prima di Vibo Valentia, poi a Modena e infine a Reggio Calabria.
Successivamente Michele Di Bari è passato a lavorare per la 'Cittadella dell'accoglienza', il progetto di bonifica e recupero dell'ex pista di Borgo Mezzanone. Si trattava di un insediamento abusivo tra il capoluogo dauno e Manfredonia. Il progetto era stato presentato proprio come un esempio di legalità contro caporalato, lavoro nero, sfruttamento e tratta.
Su Michele Di Bari poi si sa poco o nulla. Dal 2019 è diventato capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno. Dunque ha lavorato per due anni abbondanti a stretto contatto con il Ministro Luciana Lamorgese. Le opinioni politiche del Ministro dell'Interno in tema di immigrazione sono chiare: accoglienza ma non senza controllo. Una linea che l'aveva fatta diventare il bersaglio preferito dell'ex Ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il leghista ha più volte attaccato Lamorgese in tema di immigrazione clandestina. In ogni caso, sia l'attuale Ministra sia Michele Di Bari sono funzionari e non hanno sposato la linea di nessun partito. Certo è che la situazione scoppiata nella giornata di venerdì 10 dicembre, con la notizia di 16 persone indagate, rimane grave. Sicuramente i principali protagonisti saranno presto chiamati a fornire spiegazioni.
Intanto Michele si difende e si dichiara sicuro dell'innocenza delle moglie. "Mia moglie, insieme a me, nutre completa fiducia nella magistratura ed è certa della sua totale estraneità ai fatti contestati". Queste le prime parole del prefetto. E ancora: "In relazione alle notizie di stampa" ha voluto "precisare che sono dispiaciuto moltissimo per mia moglie che ha sempre assunto comportamenti improntati al rispetto della legalità".
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