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Scuola, nuove regole Covid da oggi: con 3 positivi tutta la classe va in quarantena

L'obiettivo è mantenere il più possibile le lezioni in presenza. Da lunedì 8 novembre il Ministero dell'Istruzione impone nuove regole Covid a scuola

08 Novembre 2021

Al via oggi, lunedì 8 novembre 2021, alle nuove regole Covid a scuola. A soli due mesi dal tanto atteso ritorno sui banchi, il Ministero della Salute si dice "preoccupato" dei possibili contagi negli Istituti di tutta Italia e dalle Regioni arrivano (ancora) notizie di chiusure. Gli occhi sono puntati in particolar modo sul Friuli Venezia Giulia dove l'incidenza dei casi sul totale della popolazione risulta essere più alta rispetto alle altre Regioni. 

Covid e scuola: da oggi nuove regole 

Scattano quindi oggi le nuove regole sulla gestione dei positivi al Covid in tutta Italia. L'obiettivo è e rimane sempre quello di mantenere il più possibile le lezioni in presenza. Nessuno vuole infatti tornare al cosiddetto "incubo della Dad", la didattica a distanza. Lo scorso sabato, il 6 novembre, è stato lo stesso Ministero dell'Istruzione a inviare a tutte le scuole da Nord a Sud della Penisola un protocollo con le nuove indicazioni. Fino a poco fa le classi erano obbligate a osservare il periodo di quarantena anche con un solo caso di positività al Covid, ora però il numero si alza da uno a tre.

Se quindi nelle classi delle scuole italiane si verificherà un "piccolo focolaio" con tre casi Covid, scatterà la quarantena automatica per tutti. Questo è il nuovo protocollo valido nelle scuole elementari, medie e superiori. Diverso è il caso dei servizi dell'infanzia. Per i più piccoli è previsto subito un test e l'obbligo di stare a casa per 10 giorni, al termine della quale dovrà essere effettuato un altro test. Per insegnanti ed educatrici invece la valutazione è in carico alle autorità sanitarie e dipende dal tempo di permanenza e dal contatto diretto con il bimbo positivo.

I presidi delle scuole dunque sospenderanno "in via eccezionale ed urgente" le lezioni nel caso in cui le autorità sanitarie "siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente", si legge nella circolare del Ministero della Salute. Poi individueranno i "contatti scolastici, trasmetteranno ai contatti scolastici le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal DdP" e "segnaleranno al DdP i contatti scolastici individuati". I dati sui vaccinati non sono nella disponibilità della scuola e "quindi non verranno trattati", conclude infine la nota.

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