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Francesco Morini morto per colpa del vaccino Covid?

Morini, 77 anni, è morto questa mattina: c'entra il vaccino contro il Covid-19?

31 Agosto 2021

Francesco Morini morto per colpa del vaccino Covid?

Fonte: Instagram @ilcuoio

É morto, questa mattina, martedì 31 agosto 2021, Francesco Morini, storico difensore e dirigente della Juventus, e i più curiosi si interrogando subito sulla causa della morte: tra questi però spuntano anche i No-Vax che di domandano: l'ex calciatore è morto per il vaccino Covid? 

Francesco Morini morto per colpa del vaccino Covid?

Franscesco Morini è morto per colpa del vaccino contro il Covid-19? Ecco la risposta: è un secco no. Lo storico difensore della Juventus non è deceduto per il farmaco contro il Coronavirus e questo lo si può dedurre da due fatti: per prima cosa non sappiamo se effettivamente l'ex calciatore si sia sottoposto alla vaccinazione - dal momento che dai suoi canali social non ci sono foto o video che lo testimonino, ma nemmeno parole ufficiali rilasciate dal diretto interessato - e, inoltre, anche qualora Morini avesse ricevuto le sue due dosi di vaccino, sarebbe passato troppo tempo dal completamento del ciclo vaccinale se consideriamo la sua età, 77 anni. Morini infatti se ha fatto il vaccino contro il Covid, guardando la sua fascia d'età, lo ha fatto ormai da mesi. Quindi nessun effetto collaterale post-inoculazione del farmaco. 

Francesco Morini - le cui cause del decesso, al momento, sono sconosciute -  era soprannominato Morgan come il pirata e con Gaetano Scirea formò una coppia insuperabile negli anni '70. La stampa all'epoca di lui scrisse: "Da pirata era il suo modo di depredare l'avversario del pallone roteandogli addosso i bulloni, di arrangiarsi coi gomiti, e pazienza se non fluidificava molto". Ammise lui stesso di non molto dotato tecnicamente, "sapevo di avere dei limiti, non mi cimentavo in lanci millimetrici, preferivo appoggiare la palla ad un compagno vicino a me", ma sicuramente compensava eccellendo nell'anticipo, aiutato da una fisionomia asciutta e dalle sue lunghe leve, "una piovra che con mille tentacoli toglieva il pallone al diretto rivale", nonché da una certa ferocia agonistica cui si aggiunse, con l'andare degli anni, anche molta esperienza.

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