26 Aprile 2021
Luca Zaia (fonte foto LaPresse)
Oggi, lunedì 26 aprile 2021, grazie al ritorno di gran parte dell'Italia in zona gialla e alle conseguenti tanto attese riaperture, "è una giornata storica, perché si passa dalla responsabilità in capo alle istituzioni alla responsabilità di ognuno di noi: attenzione però, non è un 'liberi tutti". A lanciare il monito è il presidente del Veneto, Luca Zaia, ospite a Sky Tg24.
"Non si può abbassare la guardia" avverte ancora il governatore Zaia mentre fa un bilancio della situazione Coronavirus nella sua Regione. "In Veneto - dice - abbiamo ancora 1.500 pazienti ricoverati negli ospedali, anche se il trend è in continua discesa - ha spiegato- ma ci vuole attenzione e dobbiamo evitare nel ricadere in una situazione di emergenza e un riacutizzarsi dell'epidemia: sarebbe un punto di non ritorno".
Per Zaia, le Regioni al governo "avevano fatto delle proposte di buon senso", "erano proposte fatte in maniera unanime da tutti" i governatori, "senza colorazione politica - spiega Zaia - e che chiedevano che le regole fossero comprensibili a tutti. Ad esempio - continua - ci sembra incomprensibile la regola secondo cui da oggi si può fare la partitella tra scapoli e ammogliati e le palestre, con tutte le misure di prevenzione previste debbano riaprire solo il prossimo primo giugno".
"In ogni caso, la discussione è finita la scorsa settimana, oggi siamo alle riaperture, e dobbiamo dire ai cittadini di fare molta attenzione perché non è finita, sperando poi che queste notizie sulle varianti del virus non siano novità negative" prosegue.
Rimane però il nodo sul coprifuoco non solo in Veneto, ma in tutte le aree da oggi, lunedì 26 aprile, in zona gialla. "Sul coprifuoco serale - spiega Zaia - le Regioni si sono espresse in maniera univoca, hanno chiesto le ore 23 ma non per un vezzo, ma per dare un senso".
"Se - conclude infine Zaia a Sky Tg24- rimetti l’apertura dei ristoranti a cena, per essere a casa alle 22, il ristorante deve chiudere in maniera ragionevole almeno mezz'ora prima. Ad oggi il Decreto è confermato alle 22 e sembra di capire che non ci sia neanche possibilità di avere quel 'lasso' d'orario per lo sfollamento".
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