17 Novembre 2020
Tribunale (fonte foto Lapresse)
I grandi processi di mafia sono a rischio a causa dell'emergenza Covid-19. A lanciare l'allarme è la segnalazione fatta dalla Procura di Torino, che sembra voler inoltrare la comunicazione anche alla Direzione nazionale antimafia e al Dap.
Il motivo dei possibili rinvii dei processi? L'impossibilità di allestire collegamenti in videoconferenza per gli imputati detenuti positivi al Covid ma asintomatici. Il problema quindi sembra essere a livello organizzativo. Ma questo non solo comporterebbe lunghi rinvii delle udienze, ma anche allungherebbe i tempi dei processi e soprattutto potrebbe portare a rischi di decorrenza dei termini di custodia cautelare.
L'allarme è stato lanciato dalla Procura dopo il maxi processo 'Carminius-Fenice', presso il tribunale di Asti. Uno degli imputati, detenuto nel carcere delle Vallette di Torino, è risultato positivo al Covid, ma aveva accettato di partecipare all'udienza 'da remoto'.
Ciò non è però stato possibile a causa dell'impossibilità di procedere con il collegamento video: il tribunale ha allora disposto un rinvio del processo. Secondo quanto risulta, al momento, per le carceri non è stato previsto un protocollo che permetta di risolvere situazioni di questo genere.
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