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Coppola (Gallerie Intesa Sanpaolo): "Essere protagonisti dell'attività culturale in Italia significa consolidare il proprio ruolo nell'editoria"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Michele Coppola: "In un mondo in cui la velocità e la leggerezza fanno dimenticare ciò che accade, è fondamentale riconoscere il valore delle persone e delle istituzioni che condividono una storia e un lavoro"

12 Dicembre 2024

Michele Coppola, Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia in occasione della presentazione della nuova casa editrice Allemandi presso gli spazi di Gallerie d'Italia a Torino è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Per quale motivo avete deciso di fare questa acquisizione?

"Io credo che si tratti di una scelta quasi naturale. È evidente che avvertire la responsabilità di essere diventati tra i più importanti protagonisti dell'attività culturale in Italia, trasformando palazzi in musei, dedicarsi alla formazione di competenze in ambito di gestione di patrimoni artistici, essere i più importanti protagonisti delle partnership e delle sponsorship in Italia, significa avere l'obbligo di consolidare il proprio ruolo all'interno dell'editoria dedicata all'arte e alla cultura. La storia di Allemandi è una storia di successo. Le ambizioni sono solide e noi intendiamo confermarle."

"Come potete immaginare, non è una faccenda semplice mettere insieme due fondazioni di origine bancaria, per giunta azionista, in un momento storico come questo. Lo sottolineo perché siamo al termine di un anno che precede il rinnovo del consiglio di amministrazione, e questo rende ancora più delicato un momento nel quale ci siamo dedicati al dossier Alemanni. Devo ringraziare anche molti professionisti che ci hanno affiancato nei momento facili e in quelli più difficili, oggi sono qui presenti e credo che che si debba riconoscere in loro una motivazione non solo professionale, ma una motivazione che mette in fila un attaccamento ad una storia e un attaccamento al lavoro condiviso.
Prima ho detto che si deve dire grazie a Carlo Messina, ma si devono ringraziare altri due compagni di viaggio, sono contento che Alberto Anfossi sia riuscito a raggiungerci e a sedersi accanto a Roberto Giordana, ma avere due fondazioni di origine bancaria che insistono sul medesimo territorio e che si rendono pienamente consapevoli del ruolo e delle responsabilità che hanno non è scontato. In un mondo in cui la velocità e a volte la leggerezza con il quale si dimenticano le cose che accadono, credo che sia da parte mia fondamentale sottolineare la preziosità di un binomio e di uomini e donne che fanno parte di queste istituzioni. Il rapporto tra Intesa Sanpaolo, le Gallerie d'Italia e il mondo dell'editoria è un rapporto che ha radici solide. Barbara Costa che è la responsabile del nostro archivio storico, ha recuperato uno scambio di lettere, un po' di documentazione tra l'allora Banca Commerciale Italiana e Umberto. Esiste una serie di volumi di straordinaria qualità che raccontano le collezioni della all'ora Banca Commerciale Italiana, che nella maggioranza dei casi sono la sede milanese delle Gallerie d'Italia oggi. E credo che sia prezioso dire che nella storia nella storia del nostro gruppo c'è un pezzo significativo dell'avvio del lavoro di Umberto."

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