20 Marzo 2023
Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Riforma necessaria, anche se molto complessa. Credo che se non si arrivasse a una riforma i mercati finanziari potrebbero non apprezzare il lavoro in corso, perché dopo 4 anni in cui si è adottata la clausola di salvaguardia per non applicare il patto non riuscire ad arrivare tra gli stati membri a un accordo sarebbe complesso.
Gli obiettivi della riforma sono quelli di tenere insieme due aspetti, la stabilità macro-economica e la sostenibilità del debito, e questo è di garanzia per l'unione monetaria nel suo complesso, e poi tener conto delle maggiore esigenze di finanziamento che si sono create dopo la pandemia e dopo la guerra, quindi difesa, politica di sicurezza energetica, coesione e tanti altri aspetti come la doppio transizione, ecologica e digitale.
Bisogna dare a tutti gli stati membri la possibilità di fare investimenti per evitare la frammentazione del mercato unico.
La discussione è in atto tra il ministro delle finanze tedesco e altri governi, tra cui quello italiano. La Germania deve capire che non si può accentuare la frammentazione, non si può impedire la convergenza economica tra gli stati membri e mi pare che la commissione e il Consiglio Europeo abbiano capito che il problema del debito non si può risolvere solo con le misure di forte austerità che abbiamo visto nel 2011 e nel 2012.
La riforma è ancora più necessaria perché i debiti pubblici sono saliti a causa della pandemia e della guerra.
Oggi 13 Paesi su 27 hanno un rapporto debito pubblico/Pil superiore al 60% e 15 su 27 hanno un deficit Oil superiore al 3%: non si possono riapplicare come prima le vecchie regole del trattato"
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