27 Ottobre 2022
Giuseppe Pignatelli, Head of Corporate Department Banca Progetto SpA, in occasione del Cenacolo Artom, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Noi siamo una Banca che è focalizzata sulle Pmi, in questi anni dal 2019, quando siamo arrivati io e Paolo Fiorentino, abbiamo dato uno sviluppo alla banca focalizzato sulle Pmi e sull'ending a lungo termine come prodotto, con uno sviluppo dai 260 milioni di volumi sviluppati nel 2019, quest'anno arriveremo a circa 2 miliardi e 700 milioni di erogazioni.
Quindi la banca sta andando molto bene, noi siamo realmente l'unica banca in Italia che soste e supporta le Pmi, oggi anche con l'acquisto dei crediti fiscali. Da gennaio partiremo anche con il factoring.
La banca anche dal punto di vista numerico va molto bene, quest'anno probabilmente chiuderemo con un risultato superiore ai 60 milioni di euro di utile netto. Anche il nostro azionista è molto soddisfatto.
Soprattutto siamo veramente una banca che sostiene il tessuto imprenditoriale italiano, composto da centinaia di migliaia di Pmi. Non pensiamo che una situazione complicata come questa creerà grandissimi problemi, anzi, probabilmente ci sarà ancora più bisogno di supportare le aziende nel loro fabbisogno di liquidità e di investimento, perché comunque andrà a terra anche il Pnrr, che crea un volano di investimenti molto forte.
Ovviamente c'è un po' di preoccupazione, ma solo sull'aspetto tassi, perché comunque questa crescita dei tassi avrà un impatto anche sulle aziende, che necessariamente dovranno pagare il denaro un po' più caro.
"Questi anni, anche con la pandemia, le Pmi sono state supportate con un sistema di grazie molto efficace, che oltre a Mediocredito Centrale ha visto affiancarsi anche SACE e con il supporto anche europeo, perché ovviamente il fondo europeo di investimenti ha supportato questi sistemi di garanzie.
Quello che chiediamo è che in un periodo complicato non solo non si riducano queste garanzie per le imprese, ma che vengano ulteriormente rafforzate. Sicuramente sono uno strumento efficace che consente al sistema finanziario e bancario italiano di continuare a supportare il tessuto produttivo.
"Noi siamo una banca di artigiani digitali, siamo una Challenger bank, una banca totalmente digitalizzata, non abbiamo sportelli, una rete di partnership su tutto il territorio a presidio, ma tutti i processi interni alla banca sono tutti digitalizzati.
Noi abbiamo fatto dell'innovazione il proprio business. Siamo la prima in Italia e forse in Europa a cui la Banca d'Italia ha concesso di avere tutta l'infrastruttura su cloud gestito da Amazon.
La nostra matrice di innovatori comporta il fatto che noi in questi anni abbiamo sostenuto molte aziende che hanno fatto innovazioni. Tantissime startup, che noi siamo stati i primi a finanziare e che oggi valgono anche centinaia di milioni.
L'innovazione per noi è un must sia nel nostro business, sia a sostegno del sistema produttivo che fa dell'innovazione il motore per crescere".
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