12 Dicembre 2025
Giulia Casonato, Assessora alle Politiche sociali, Casa e Partecipazione del Comune di Trento
A Trento, si è svolto il convegno “Work in Progress. Lavoro, casa e futuro: sfide di una generazione in bilico”, promosso dal Consiglio Regionale Unipol Trento (CRU) presso l’Impact Hub. L’iniziativa ha riunito esperti, rappresentanti istituzionali, studenti e protagonisti del mondo del lavoro in un confronto sui temi che stanno ridefinendo il presente e il futuro delle giovani generazioni: salario minimo, precarietà, accesso alla casa, caro affitti, sostenibilità previdenziale e transizioni professionali. Tra i partecipanti, numerose figure di riferimento del territorio e del panorama nazionale, tra cui Giulia Casonato, Assessora alle Politiche sociali, Casa e Partecipazione del Comune di Trento, oltre a economisti, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni formative e del sindacato studentesco.
Dall’analisi presentata durante l’incontro è emerso un quadro complesso del mercato del lavoro trentino: pur caratterizzato da buoni livelli occupazionali, il territorio mostra un equilibrio fragile, aggravato da una significativa carenza di manodopera. L’indice di tensione – che misura la difficoltà delle imprese nel reperire personale – risulta doppio rispetto alla media italiana. Nel 2023, oltre il 42% delle imprese ha incontrato difficoltà nel trovare lavoratori idonei, con tempi di copertura delle posizioni che superano i tre mesi. Le criticità risultano particolarmente accentuate nel comparto edile e manifatturiero, dove oltre il 60% delle assunzioni presenta problemi, e tra le figure altamente qualificate: per architetti, ingegneri e operatori sanitari circa l’80% delle selezioni risulta problematico.
Accanto alla questione delle competenze, anche i salari evidenziano elementi di vulnerabilità: il Trentino presenta una retribuzione mediana inferiore del 7% rispetto alla media italiana, un dato influenzato da una forza lavoro più giovane, più internazionale e da un tessuto produttivo caratterizzato da imprese di dimensioni medio-piccole. A ciò si aggiunge una difficoltà strutturale nel trattenere i talenti formati localmente, con molti giovani laureati che scelgono opportunità fuori regione. I problemi di mobilità, i costi abitativi e una minore circolazione delle informazioni sul mercato del lavoro, considerando che solo il 37% dei lavoratori trova occupazione tramite canali formali, contribuiscono ulteriormente a questo scenario.
Un momento centrale dell’evento è stato l’intervento di Luca Giordano, Head of Corporate Social Responsibility di Unipol, che ha dichiarato: "La sicurezza, oggi, non è più solo protezione dal rischio: è capacità di progettare futuro, benessere e sostenibilità. Con i CRU Unipol rafforziamo questo impegno vicino alle comunità, offrendo strumenti concreti e affrontando temi decisivi come la sicurezza previdenziale delle nuove generazioni. I dati ci dicono che circa la metà dei giovani sa realmente cosa sia una forma di previdenza integrativa e che l’adesione effettiva è ancora molto bassa: un deficit di protezione che rischia di ampliarsi negli anni a venire. Per questo è essenziale accompagnarli con maggiore educazione finanziaria e con soluzioni semplici, trasparenti e accessibili, capaci di trasformare il risparmio in un vero investimento sul loro futuro".
Il CRU Unipol Trento si conferma così uno spazio di dialogo tra comunità, istituzioni e stakeholder del territorio, con l’obiettivo dichiarato di contribuire alla costruzione di un futuro più equo, sostenibile e orientato al benessere delle nuove generazioni.
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