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Gaza, raid Idf su case, uccisi oltre 70 civili e 304 i feriti nelle ultime 24 ore, 4 i morti per denutrizione, famiglie tra le macerie di edifici - VIDEO

Tra le 71 vittime, 5 erano in attesa di aiuti. Il Ministero della Salute della Striscia ha inoltre comunicato che quattro corpi sono stati recuperati dalle macerie di precedenti raid. Erdogan: "Israele dev'essere pressata, non è al di sopra della legge"

21 Settembre 2025

Almeno 71palestinesi rimasti uccisi oggi, 21 settembre, durante i raid israelianiGaza, dove il genocidio compiuto dall'Idf non si ferma e prosegue con "pesanti bombardamenti" soprattutto a Gaza city. Il bilancio delle vittime sale drammaticamente: tra gli oltre 70 civili morti sotto i raid aerei, cinque erano richiedenti aiuti. Altri 304feriti invece, secondo quanto riportato da fonti del Ministero della Salute dell'enclave. Il bombardamento più grave è stato quello ad un gruppo di abitazioni residenziali nel quartiere di Sabra, contro persone recentemente evacuate dalla zona di Zeitoun.

Gaza, in raid Idf uccisi oltre 70 civili, 4 i morti per denutrizione, 304 i feriti, Erdogan: "La pace è responsabilità coscienziosa" - VIDEO

Numeri drammatici registratisi solo nelle ultime 24 ore di oggi, 21 settembre, e che fanno salire il bilancio complessivo delle vittime della guerra israeliana di 65.283 persone e il ferimento di 166.575 civili. Il Ministero ha inoltre aggiunto che quattro corpi sono stati recuperati dalle macerie di precedenti attacchi israeliani. Altre quattro persone inoltre sono morte per denutrizioni e fame, portando così il numero delle vittime per queste cause, da inizio guerra, a 440 di cui 147 bambini. La strage israeliana sulla Striscia di Gaza raggiunge numeri folli, mentre per la prossima settimana è fissata a New York l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dove quasi 150 Stati hanno già annunciato di voler riconoscere formalmente lo Stato Palestinese. Oggi anche il presidente turco Erdogan è intervenuto sul tema del riconoscimento palestinese poco prima di partire per l'apertura della nuova sessione dell'Assemblea stessa. "Porre fine alla tragedia umana a Gaza e instaurare una pace duratura è nostra responsabilità umanitaria e di coscienza" ha affermato Erdogan rilanciando come una soluzione alla questione palestinese sarà possibile solo se tutti saranno trattati "in modo equo e paritario". "Se - aggiunto - come comunità internazionale crediamo nell'ideale di stabilire la pace e la sicurezza internazionale, Israele deve essere pressato per la pace, (...) e deve essere chiaramente dimostrato che non è al di sopra della legge". Erdogan, sottolineando come il sostegno alla Palestina è forte, ha però puntato il dito contro l'Onu definendolo ormai "incapace di adottare misure" adeguate contro il conflitto. Intanto è atteso per oggi pomeriggio l'annuncio del riconoscimento dello Stato palestinese da parte del premier britannico Keir Starmer dopo che ne aveva annunciato la decisione diplomatica lo scorso luglio.

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