17 Novembre 2025
"Bè, ho sentito che lo stanno facendo, e mi va bene. Stanno elaborando una proposta di legge (...) molto dura". Sono state queste le dichiarazioni fugaci rilasciate dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai microfoni dei giornalisti a West Palm Beach, in Florida.
La fase sanzionatoria contro la Russia non si è ancora chiusa, anzi ora minaccia nuovi sviluppi: colpire direttamente i partner commerciali di Mosca. Rispondendo alla domanda se il Congresso Usa stia pensando a "mettere pressione alla Russia e a Putin", il tycoon ha risposto affermativamente, seppur con estrema vaghezza. "Ho sentito che lo stanno facendo" ha comunicato riferendosi ad una probabile proposta di legge che i Repubblicani starebbero elaborando contro i Paesi che commerciano con Mosca. Un disegno di legge che si preannuncia "molto duro" ma su cui il tycoon è d'accordo: "Come sapete, l'ho suggerito io, quindi qualsiasi Paese che faccia affari con la Russia sarà sanzionato severamente". Alla lista dei Paesi colpiti potrebbe aggiungersi anche l'Iran.
A quanto risulta, tra le azioni mirate a cui i Repubblicani starebbero pensando vi sarebbero anche dazi sugli acquisti di petrolio. Ancora una volta, come già aveva fatto lo scorso ottobre contro Rosneft e Lukoil, Trump sostituisce il fronte diplomatico con tattiche commerciali: colpire l'economia dei partner alleati per isolare economicamente la Russia e "fiaccarla" sul fronte bellico. Strategia che già in passato non si è rivelata particolarmente efficace ma su cui gli Usa tornano a puntare. Sembra infatti che secondo un disegno di legge presentato dalla senatrice Lindsey Graham, le tariffe saranno poste al 500% su acquisti secondari e sulla rivendita di petrolio russo.
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