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Grazia a Netanyahu, Pubble: "Gliela daranno anche grazie a Trump, per Gaza tutto è già stato dimenticato, potrebbe anche diventare santo" - VIDEO

Ceccantoni ironizza sulla “grazia” a Netanyahu tra censura, narrativa su Gaza e lo “scudo democratico”: Tempo 3 mesi e lo faranno santo"

15 Novembre 2025

Paola Ceccantoni, in arte Pubble, ha realizzato un nuovo video su YouTube in cui si è dedicata della situazione attuale in Israele. La youtuber si è concentrata sulla richiesta di grazia da parte di Donald Trump per il premier Benjamin Netanyahu: "Gliela daranno, ma si tratta di corruzione. Per quanto riguarda Gaza, invece, è stato già tutto dimenticato. Fra tre mesi, potrebbe anche diventare santo".

Grazia a Netanyahu, Pubble: "Gliela daranno anche grazie a Trump, per Gaza tutto è già stato dimenticato, potrebbe anche diventare santo"

Nel suo ultimo intervento, Paola Ceccantoni ha descritto ciò che definisce ironicamente un  “miracolo”: la possibile grazia a Benjamin Netanyahu. "Miracolo, miracolo, stanno per dare la grazia a Netanyahu", esordisce, sottolineando come la politica internazionale sembri improvvisamente avvolta in un clima da “figliol prodigo”, in cui ogni malefatta – a partire dai processi per corruzione – appare pronta a essere cancellata.

Secondo Ceccantoni, il deus ex machina è Donald Trump: "Prima ’sta grazia l’aveva chiesta solo a voce, invece adesso in vera bolla papale". Ora Netanyahu "ce la può fare", a patto che "si dimostri realmente pentito". Ironizza poi sulla natura del premier israeliano: "Quando si parla di Netanyahu, beh, lui è proprio l’immagine del rimorso".

Sulla questione Gaza, per Ceccantoni, la narrativa è già stata risolta dai media e dalla politica internazionali: "Per Gaza invece non c’è bisogno, è già redento, tutto già finito, abbonato". E la previsione è cupa: "Un altro paio di mesi e vedrete come convinceranno tutti che a Gaza si sono slogati a malapena una caviglia". Intanto, ha denunciato, si moltiplicano tentativi di silenziare testimonianze: "700 video cancellati in una botta sola, mica male", insieme alla chiusura di canali di associazioni umanitarie.

Nel mirino anche l’Europa, con il nuovo “scudo democratico” proposto da Ursula von der Leyen, ribattezzata sarcasticamente "Von der Bomben". "‘Scudo’... vi sentite tutti più sicuri?" chiede, insinuando che lo strumento serva più a controllare che a proteggere.

Il suo scenario finale è una provocazione amara: "Tempo 3 mesi e ritroviamo Netanyahu assolto per tutto… se se la giocano bene, ce lo possiamo ritrovare addirittura santo". Perché, ha concluso, "a lui il sangue… non gli manca".

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