26 Giugno 2025
È stato arrestato il bielorusso 31enne Vladimir Vitkov, il quale, all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, nella notte tra martedì e mercoledì, ha sollevato un bambino di appena 2 anni e lo ha scagliato con violenza a terra, provocandogli gravi lesioni. Il gesto, del tutto privo di senso apparente, è stato immortalato dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto e ha immediatamente fatto il giro del web, suscitando indignazione e sgomento.
Il responsabile dell’aggressione è Vladimir Vitkov, cittadino bielorusso e operaio in una centrale nucleare. Durante l’interrogatorio da parte delle autorità russe, Vitkov non è stato in grado di fornire una spiegazione coerente delle proprie azioni. Secondo fonti vicine all’inchiesta, avrebbe mostrato segni di confusione mentale, ma non risultano precedenti psichiatrici noti.
Il piccolo, un bambino afghano di due anni, è stato ricoverato d’urgenza in ospedale con gravi fratture al cranio e lesioni alla colonna vertebrale. Attualmente è in coma, ma secondo i medici non avrebbe riportato danni cerebrali permanenti. Le sue condizioni restano critiche, ma stabili.
Il video, diventato virale in poche ore, mostra Vitkov che, in un’area dell’aeroporto apparentemente tranquilla, si avvicina al piccolo e, senza alcuna provocazione, lo afferra improvvisamente prima di gettarlo con forza al suolo. L’intera scena si consuma in pochi secondi, sotto gli occhi increduli di altri passeggeri e personale dell’aeroporto.
La procura di Mosca ha confermato l’arresto dell’aggressore, che ora si trova in carcere in attesa di una perizia psichiatrica e del processo. Le autorità stanno valutando l’aggravante della crudeltà e della motivazione razziale, anche se al momento non sono emersi elementi certi in tal senso.
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