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Attentato a Kirillov a Mosca, arrestato uzbeko di 29 anni, “reclutato da Kiev con la promessa di 100mila $ e un posto dove vivere in Ue”

Arrestato cittadino uzbeko di 29 anni grazie alle telecamere di sorveglianza che avevano ripreso auto sospette nella scena del crimine

18 Dicembre 2024

Attentato a Kirillov a Mosca, arrestato uzbeko di 29 anni, “reclutato da Kiev con la promessa di 100mila $ e un posto dove vivere in Ue”

fonte: Twitter

Un cittadino uzbeko di 29 anni è stato arrestato per l'attentato al generale Kirillov a Mosca. Secondo le accuse della Russia, l'uomo sarebbe stato arruolato da Kiev per uccidere il comandante a capo delle forze di difesa nucleare ed il suo vice. Un video riprende gli attimi in cui i due escono da un'abitazione e rimangono vittime dell'esplosione di una bomba piazzata in un monopattino elettrico. Al 29enne sarebbero stati promessi 100 mila dollari e un posto dove vivere nell'Unione Europea.

Attentato a Kirillov a Mosca, arrestato uzbeko di 29 anni

Nuovi risvolti in seguito all'attentato a Kirillov a Mosca. Un uzbeko di 29 anni è stato arrestato: questo sarebbe stato arruolato da Kiev secondo il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) per far fuori sia il generale che il suo vice.  "Un cittadino uzbeko, nato nel 1995, è stato arrestato con l’accusa di aver commesso l’attentato costato la vita al comandante delle forze di difesa radiologica, chimica e biologica russa, Igor Kirillov, e al suo assistente Ilia Polikarpov".

L'uomo ha ammesso di aver seguito per filo e per segno tutte le istruzioni per portare a compimento il piano. Avrebbe ricevuto un potente ordigno esplosivo artigianale da posizionare su un monopattino elettrico vicino a Kirillov. L'Ucraina ha immediatamente rivendicato l'attacco, mentre il Cremlino ha promesso "vendetta".

L'uzbeko è stato arrestato grazie alle telecamere di sorveglianza, che avrebbero registrato un paio di aiuto sospette nei pressi della scena del crimine.

La rivendicazione di Kiev con dietro probabilmente la regia Usa, è arrivata subito dopo la notizia dell'attentato ordito ai danni del generale a Mosca. Ed anche la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova non ha mai avuto dubbi sulla paternità dell'attacco. "La nostra indagine stabilirà sicuramente tutti i dettagli ma non ho dubbi su chi stato l’autore e chi sia stato il mandante", aveva affermato. 

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